Riordino delle tax expenditures
Il riordino delle tax expenditures fa rotta sulle detrazioni. Con una doppia direttrice da seguire: il tetto sarà mobile in base ai redditi e ai componenti del nucleo. Per questo i tecnici stanno mettendo a punto un quoziente familiare seguendo la traccia di quello che era stato già adottato nel novembre 2022 per recintare l’ambito di applicazione del superbonus.
Nel taglio degli oneri rientreranno anche le spese mediche e gli interessi passivi sui mutui prima casa, ma senza retroattività: la stretta riguarderà solo i nuovi finanziamenti erogati dal 2025. Dietro il meccanismo c’è l’intenzione di premiare le famiglie più numerose e con redditi più bassi, quindi i nuclei con maggior numero di figli a carico e minori redditi dichiarati al Fisco potranno contare su un plafond più alto di oneri detraibili per abbattere le imposte dovute o per ottenere rimborsi nel 730.
La stretta sui bonus risparmia le deduzioni. Contributi previdenziali e assistenziali, contributi per colf e badanti, assegni al coniuge, previdenza complementare evitano le tagliola delle soglie legate al reddito (8% fino a 50mila euro, 6% da 50mila a 100mila euro, 4% oltre i 100mila euro) e alla composizione del nucleo familiare e potranno continuare a essere dedotte (quindi a ridurre l’imponibile che viene tassato) secondo i limiti attuali.
Il nuovo meccanismo di detrazioni con tetto di spesa modulato in relazione al numero di figli previsto in manovra, tuttavia, è in via di limatura al Mef e non sarebbe ancora completamente definito. Il tetto, che crescerà in base al numero dei figli e sarà modulato su tre fasce di reddito (fino a 50mila euro, tra 50 e 100mila, e oltre 100mila euro), non dovrebbe tradursi in una percentuale secca: comunque le soglie allo studio potrebbero essere superiori agli importi equivalenti alle percentuali delle indiscrezioni circolate finora (8%, 6% e 4%). L’obiettivo è fare in modo che si ottenga un effetto combinato dal nuovo sistema di detrazioni e da quello delle aliquote Irpef.
Nuovo bonus bebè e misure per la famiglia
La manovra conferma e potenzia le misure sui congedi parentali. Viene introdotta anche una «Carta per i nuovi nati» che riconosce mille euro ai genitori entro la soglia Isee di 40mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La manovra rafforza anche il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’Isee. Tra le misure di carattere sociale, la card “Dedicata a te” è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.
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