Arriva il taglio che determinerà un risparmio mensile tra i 13 e i 30 euro per le famiglie: ecco di cosa si tratta.
Una boccata d’ossigeno per i consumatori italiani. Una delle spese più importanti e più gravose affrontate dal pubblico è infatti stata resa leggermente più accessibile. Di conseguenza, ci si aspetta che la pressione finanziaria subita da buona parte del Paese possa essere immediatamente alleviata. Come? Grazie al taglio degli interessi.
La possibilità di risparmio arriva infatti dal terzo taglio dei tassi promosso dalla BCE, una novità che, seppur largamente annunciata, è già stata interpretata da molti come un segnale più che positivo di ripresa. Certo, manca ancora qualche sforzo per colmare i rialzi imposti dalla BCE negli ultimi due anni… Il taglio dei tassi appena agito porta tuttavia a un’importante diminuzione delle rate mensili del mutuo, alleggerendo il carico economico per i mutuatari.
Ed è anche uno stimolo utile a tutta l’economia. Tassi più bassi possono incentivare i finanziamenti e gli investimenti, ccontribuendo così a far ripartire l’economia. Ovviamente, non è mai opportuno lasciarsi andare a facili entusiasmi. Gli effetti a lungo termine dei tagli dei tassi non sono mai del tutto prevedibili… E l’Europa, come dimostra il caso tedesco, non è ancora immune dal pericolo di un ritorno dell’inflazione. Il rischio è proprio questo: un’inflazione elevata potrebbe annullare buona parte dei benefici collegati al taglio dei tassi.
In ogni caso, ci interessa come il recente taglio dei tassi di interesse dello 0,25% deciso dalla Banca Centrale Europea riveli un effetto importante sulle rate dei mutui. Secondo il Codacons, per esempio, la novità dovrebbe determinare un risparmio mensile compreso tra i 13 e i 30 euro per chi sta affontando le rate di con mutuo a tasso variabile.
Taglio ai tassi: un risparmio mensile sui mutui da 13 a 30 euro
L’esempio è quello di un mutuo a vent’anni di importo tra i 100.000 e i 200.000 euro. Con i nuovi tassi ridotti dello 0,25%, il risparmio mensile varia tra i 13 e i 27 euro. Il che si traduce in una riduzione annua delle spese tra i 156 e i 324 euro. Se invece il mutuo ha una durata trentennale, il risparmio medio mensile sarà tra i 15 e i 30 euro, con una riduzione annua compresa tra un minimo di 180 e un massimo di 360 euro.
Quando si accende un mutuo a tasso variabile, il tasso di interesse del finanziamento è legato a un indice di riferimento come l’Euribor, che è appunto influenzato dai tassi della BCE. Dunque, nel momento in cui la Banca Centrale Europea taglia i tassi, l’Euribor scende, e di conseguenza scende in automatico anche il tasso di interesse del mutuo.
Con un tasso di interesse più basso, diminuisce l’importo degli interessi da pagare ogni mese sul mutuo. E così si riduce la rata mensile complessiva. Il vantaggio indiretto tocca anche i mutui a tasso fisso che sono già scesi proprio in previsione dei tagli operati dalla BCE.
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