I trenta miliardi della Manovra 2025 sono l’ultimo numero messo nel bilancio biennale del governo Meloni con una mossa che renderà strutturale il taglio del cuneo in versione fiscale e l’Irpef a tre aliquote, e si ricorderà per il «sacrificio» di banche e assicurazioni. C’è poi lo sforzo per la natalità. Una goccia nel mare, dicono gli esperti, per un Paese che ha poco meno di 380 mila bambini venuti al mondo nel 2023 (-3,4%).
I DATI
Quest’anno il Pil si dovrebbe fermare allo 0,8% per Bankitalia. Il governo sperava nel +1%. Mentre per S&P l’economia crescerà circa l’1% all’anno nel periodo 2024-2025. Questo dopo che nel 2023 in Italia il Pil è aumentato dello 0,9% contro il +0,7% in Francia e il +2,5% della Spagna, mentre la Germania ha registrato un calo (-0,3%). A sostenere il Tesoro ci sono le maggiori entrate, frutto del contrasto all’evasione (2,2 miliardi), ma soprattutto di un’occupazione giunta a luglio a livelli record (+62,3%), con la disoccupazione ai minimi dal 2008 (al 6,5%). Dall’ottobre di due anni fa, la crescita degli occupati è il 3%.
Di questo hanno beneficiato le casse dello Stato: con il +13,4% certificato da Bankitalia ad agosto, il totale degli introiti da inizio anno si è portato a 371,1 miliardi, oltre cinque punti in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Gli affanni della Germania non hanno impedito all’Italia di superare per la prima volta il Giappone tra i Paesi esportatori nel primo semestre 2024: nel 2023 l’export è salito del 14,2%. Ma il calo dei consumi in Cina, e gli effetti su Francia e Germania, rischiano di farsi sentire in Italia. A sostenere la ripresa potrebbe pensarci il calo dell’inflazione (scesa a settembre al +0,7%) insieme al taglio dei tassi. La bolla prezzi si è sgonfiata: il 22 ottobre 2022 era all’11,8%. Ma l’Italia, la più virtuosa in Europa, ha pagato finora i prezzi più alti nel resto dell’Ue. Questo mentre lo spread Btp-Bund è crollato dai 233 punti di ottobre 2022 a 122 (-47%). La maggiore sfida italiana per S&P resta l’elevato debito: «Al 135% del Pil nel 2024, è fra i più alti» e si muove verso il 138% nel 2027.
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