È finita con tre condanne la battaglia giudiziaria cominciata nel 2015 nei confronti di tre imprenditori operanti sul territorio riminese, dove erano stati amministratori protempore di un’azienda di Riccione specializzata nella movimentazione merci. Un’azienda che i tre imputati secondo le accuse avrebbero contribuito a mandare in bancarotta poiché pur consapevoli dello stato di dissesto in cui si trovava la società già da diverso tempo, ne aggravavano il dissesto astenendosi – così l’accusa – dal richiederne il fallimento. Da qui l’accusa di bancarotta semplice per cui i tre imputati sono stati dichiarati colpevoli, mentre per uno solo dei tre, un 51enne senza fissa dimora ma domiciliato a Rimini è stato formulato anche il capo di imputazione di bancarotta fraudolenta, avendo – secondo l’accusa rappresentata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi – distratto i cespiti aziendali del valore di oltre 36mila euro e la cassa contanti di 427mila euro.
A seguito del procedimento in tribunale riunito con composizione collegiale sono state emesse sentenze di condanna per tutti i tre imputati rispettivamente a tre anni per il 51enne accusato anche di bancarotta fraudolenta; un anno e un mese per un 58enne originario di San severo e otto mesi per uno svizzero residente a Rimini di 59 anni.
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