foto d’archivio
La manovra di bilancio 2025, firmata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato depositata alla Camera: 144 articoli, con le misure fiscali come il taglio del cuneo e il riordino delle detrazioni, le norme sulle pensioni e quelle sulla revisione della spesa. Ma vediamo in dettaglio le novità
Bonus nascite. Arriva per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025 un “bonus nuove nascite” una tantum da 1.000 euro. A condizione che il nucleo familiare abbia Isee inferiore a 40.000 euro annui.
Bonus mamma esteso a lavoratrici autonome. Bonus mamme, anche con due figli, esteso alle lavoratrici autonome. ma con tetto di reddito a 40mila euro. Le lavoratrici, che non abbiano optato per un regime forfetario, potranno usufruire, se hanno due figli, di una decontribuzione fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo e, nel caso delle mamme con tre figli, fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo. L’esonero, nel limite di spesa di 300 milioni di euro annui, spetta solo se non si superano i 40mila euro annui di reddito.
Bonus nido a tutti (con Isee fino a 40mila euro). Esteso a tutti (e non solo più a quanti hanno un altro figlio di età inferiore a 10 anni) e reso strutturale il bonus nido previsto a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con un Isee fino a 40mila euro.
Pensioni minime aumentate di… tre euro. Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo nel 2025 ci sarà un incremento del 2,2% e dell’1,3% nel 2026: così passeranno da 614,77 a 617,9 euro (perché la base di calcolo è quella precedente all’aumento del 2,7% dato l’anno scorso maggiorata con il recupero dell’inflazione pari all’1%).
Cambia la digital tax, aliquota al 42% sui bitcoin. La tassa sui servizi digitali viene estesa a tutti i soggetti che realizzano ricavi in Italia. Alzata anche la tassazione sulle plusvalenze delle cripto-attività (dall’attuale 26% al 42%).
Aumentano le indennità di medici e infermieri. Arrivano gli aumenti alle indennità di medici e infermieri e del trattamento economico degli specializzandi. Per questi ultimi è previsto un maggiore aumento economico per alcune specializzazioni ‘meno ambite’, a partire da Medicina d’urgenza e Anestesia.
Spese sanitarie fuori dalle detrazioni. “Sono escluse dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese – si legge nel testo della manovra – le spese sanitarie detraibili”, così come “sono esclusi” gli oneri “sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024”. Inoltre, “a fini del presente articolo il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale”.
Aggiornamento dei Lea, 50 milioni. Per consentire l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ivi compresa la revisione delle tariffe massime nazionali delle relative prestazioni assistenziali, “è vincolata una quota pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025”.
Alla sanità più 1,3 miliardi per il 2025. Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard “è incrementato di 1.302 milioni di euro per l’anno 2025, 5.078 milioni di euro per l’anno 2026, 5.780 milioni di euro per l’anno 2027, 6.663 milioni di euro per l’anno 2028, 7.725 milioni per l’anno 2029 e 8.898 milioni annui a decorrere dall’anno 2030”, prevede il testo della manovra depositato alla Camera. Una quota delle risorse incrementali “pari a 883 milioni di euro per l’anno 2028, 1.945 milioni di euro per l’anno 2029 e 3.117 milioni annui a decorrere dal 2030 – si precisa – è accantonata in vista dei rinnovi contrattuali 2028-2030”.
Prorogate al 2027 le agevolazioni sui mutui prima casa. Proroga al 2027 delle agevolazioni sui mutui per l’acquisto della prima casa. La manovra stanzia 130 milioni per il 2027 e 270 all’anno per i due anni successivi, riguardano le agevolazioni per gli under 36 e per le giovani coppie, con Isee pari a 40mila euro.
Stretta sulle detrazioni oltre 75mila euro. Chi ha un reddito tra i 75mila e i 100mila euro potrà portare in detrazione fino a un massimo di 14mila euro, 8mila oltre i 100mila. In assenza di figli, la cifra è dimezzata (moltiplicata per il coefficiente di 0.5), per quanti hanno un solo figlio ridotta moltiplicando per un coefficiente di 0.85, resta pari se si hanno più di tre figli o figli con disabilità. In pratica un contribuente oltre i 100mila senza figli potrà detrarre 4mila euro.
Pensioni di residenti all’estero non recuperano l’Inflazione. Nel 2025, “in via eccezionale”, non ci sarà il recupero dell’inflazione per le pensioni dei residenti all’estero, a meno che non siano assegni fino al trattamento minimo. Lo si legge nella manovra.
Fondo da 122 milioni per le scuole. Nello stato di previsione del ministero dell’istruzione è istituito un fondo per la valorizzazione del sistema scolastico con una dotazione di 122 milioni di euro per il 2025, 189 milioni per il 2026 e 75 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027.
“Tesoretto” per i parlamentari di 122 milioni. Il fondo per le iniziative parlamentari, il cosiddetto ‘tesoretto’, è finanziato con 120 milioni nel 2025 che salgono a 200 milioni “a decorrere dal 2026”. Per far fronte “ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione”.
Rinvio deduzioni per le banche. Per le banche arriva il rinvio delle deduzioni delle quote delle svalutazioni e perdite dei crediti e dell’avviamento correlate alle Dta. La deduzione della quota dell’11% dei componenti negativi ai fini Ires e dell’Irap del 2025, è differita “in quote costanti, al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2026 e ai tre successivi”. Quella del 4,7% per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2026, “è differita, in quote costanti, al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2027 e ai due successivi”. Quelle del 13% e del 10% per i periodi d’imposta 2025 e 2026 sono differite “in quote costanti, rispettivamente” al 2026 e ai tre anni successivi e al 2027 e ai due anni successivi.
Lotto e supernalotto, un’estrazione in più. Dal 2025 nella giornata di venerdì ci sarà una estrazione settimanale aggiuntiva dei giochi del Lotto e del Superenalotto (si aggiunge a quelle del martedì, giovedì e sabato).
Rappresentante del Mef negli enti di controllo della spesa. La stretta sugli enti che ricevono contributi pubblici arriva non solo sui compensi: “Al fine di potenziare le funzioni di controllo e di monitoraggio della finanza pubblica”, un rappresentante del Mef siederà nei collegi di revisione o sindacali. Però solo se il contributo a carico dello Stato è “di entità significativa”. Il livello di “significatività” sarà stabilito con Dpcm su proposta del Mef entro la fine di marzo 2025, intanto è 100mila euro annui.
Tetto ai compensi. I compensi corrisposti agli organi amministrativi di vertice degli enti e degli organismi che rientrano nell’elenco Istat individuati con Dpcm, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro giugno 2025, nonché degli enti, organismi e fondazioni che ricevono, “anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma”, contributi a carico della finanza pubblica, “non possono superare il limite dell’importo annuo corrispondente al 50 per cento del trattamento economico complessivo annuo lordo spettante al primo presidente della Corte di cassazione”.
Rinnovo contratti pubblici, 10,85 miliardi. Per il rinnovo dei contratti pubblici per il 2025-27, la manovra stanzia 10,855 miliardi in tre anni. “Gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico sono complessivamente determinati in 1.755 milioni di euro per l’anno 2025, 3.550 milioni di euro per l’anno 2026 e 5.550 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027.
Imposta assicurazioni sulla vita. Dal 2025 l’imposta di bollo per i contratti di assicurazione sulla vita sarà versata ogni anno dalle imprese di assicurazione.
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