È stato presentato nella sala giunta di Palazzo di Città, il corso di Management, Marketing e Comunicazione del Turismo enogastronomico organizzato a Bari dalla fondazione Its Academy Turismo e Beni culturali della Puglia per il biennio 2024/26.
La Its offre percorsi di alta formazione finanziati dal ministero dell’Istruzione con il supporto della Regione Puglia, accessibili agli studenti diplomati, laureandi, laureati o professionisti e operatori del settore che vogliano specializzarsi, senza limiti di età.
I quattro corsi – tre a Bari e uno a Conversano – hanno durata biennale, con oltre mille ore di didattica in laboratorio, attiva ed esperienziale (aula – azienda), e prevedono visite didattiche e di studio, project work, con 880 ore di stage, anche all’estero, ed esperienze di studio.
Obiettivo del corso è formare esperti in grado di programmare, gestire, promuovere e commercializzare, anche attraverso la padronanza di strumenti digitali e delle tecnologie 4.0, esperienze incentrate su una profonda conoscenza dell’enogastronomia locale, integrando l’offerta ristorativa con le filiere alimentari del proprio territorio, valorizzando le eccellenze e le tipicità e favorendo lo sviluppo di modalità stabili di approvvigionamento, relazione e promozione.
All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessore al Turismo Pietro Petruzzelli, il direttore generale ITS Academy Turismo Puglia Walter Margiotta, il coordinatore del corso Pierfelice Rosato e Giuseppe Abbracciavento, direttore di Una Hotel Regina di Noicattaro, partner del progetto.
«Bari si caratterizza sempre più come una città dalla notevole attrattività turistica – ha esordito Pietro Petruzzelli -. I numeri relativi all’attività ricettiva in Puglia nel 2024 sono in decisa crescita. Durante la fiera del Turismo di Rimini, qualche settimana fa, è stato detto che Bari e Vieste sono le città che maggiormente attirano i turisti che hanno scelto la nostra regione. L’anno scorso sono stati 800 mila le persone che hanno pernottato a Bari, ai quali si aggiungono più di 600 mila crocieristi che comunque hanno ammirato, sia pur per poche ore, le bellezze della città e che hanno usufruito dei servizi offerti. E questi servizi turistici si devono intrecciare perfettamente con l’offerta enogastronomica che la terra di Bari può offrire ai propri ospiti. Per questo motivo, l’amministrazione comunale appoggia con favore e convinzione l’attuazione di questo corso di alta formazione, nell’ottica di una piena sinergia tra istituzioni ed enti di formazione».
«Il turismo enogastronomico rappresenta una componente fondamentale dell’offerta turistica di questa regione e di questa città – ha proseguito Rosato -. L’idea che sta alla base del nostro percorso è che le straordinarie potenzialità del sistema enogastronomico pugliese possano essere realmente conseguite attraverso un ulteriore processo di rafforzamento della qualità dell’offerta. Ci interessa dotare donne e uomini, giovani e non, di adeguate professionalità che consentano loro di sostenere questo processo di crescita del livello turistico enogastronomico, all’interno delle strutture ricettive e ristorative del territorio, ma anche prendendo spunto dalle esperienze e dalle manifestazioni sul tema enogastronomico che da anni si organizzano qui in Puglia e che hanno bisogno di competenze specifiche per essere valorizzate».
«Con entusiasmo ho messo a disposizione di Itst la mia struttura per ospitare il corso di formazione – ha osservato Abbracciavento –. La Puglia è uno straordinario mix di eccellenze in molti settori, e chi arriva da noi, italiano o straniero, cerca anzitutto un’elevata qualità dei prodotti. Dobbiamo farci trovare pronti alla crescente esigenza di qualità, offrendo agli ospiti le nostre primizie, olio, vino, ortofrutta tanto per citarne alcune. Ma siamo consapevoli che, per raggiungere l’eccellenza in questo campo, servono risorse umane specializzate, che conoscano davvero il territorio. Più elevato è il grado di specializzazione degli operatori turistici, migliore sarà il servizio offerto ai turisti. Oggi non possiamo più affidarci ad una ricettività generica e improvvisata».
«In virtù della crescente internazionalizzazione dei mercati e della continua crescita del turismo estero nell’area metropolitana di Bari – ha concluso Margiotta – si è avvertita l’esigenza, da parte degli operatori, di disporre di un maggior numero di persone dotate di competenze specifiche nel settore. Osservo che il profilo professionale che abbiamo l’obiettivo di formare, in realtà, è relativamente nuovo, nel senso che si tratta di figure professionali create dalle esigenze effettivamente avvertite dagli operatori ricettivi e di ristorazione, e nasce quindi per colmare un vuoto che si avvertiva all’interno del mercato stesso».
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