La legge di bilancio 2025, approvata dal Governo il 15 ottobre, introduce significative novità in materia di sgravi contributivi e fringe benefit. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente precisato i dettagli riguardanti l’estensione del taglio al cuneo fiscale e contributivo, insieme a una revisione dei fringe benefit per incentivare la mobilità geografica. Queste misure, che devono ancora essere approvate dal Parlamento italiano entro dicembre, mirano a sostenere il potere d’acquisto di una fascia più ampia di lavoratori e a rispondere alle esigenze delle imprese in difficoltà nel trovare personale qualificato.
Il taglio del cuneo fiscale e contributivo
Attualmente, il taglio al cuneo contributivo è applicato con due scaglioni principali: 7 punti percentuali per i redditi fino a 25.000 euro e 6 punti per quelli fino a 35.000 euro. Questo intervento, introdotto inizialmente nel 2021, ha comportato un aumento medio di 100 euro al mese nelle buste paga dei dipendenti. Tuttavia, è stato rilevato un effetto collaterale, poiché l’aumento dell’imponibile ha comportato un incremento delle tasse da pagare.
Inoltre, è presente uno “scalone” per chi supera i 35.000 euro di reddito annuo, creando una brusca riduzione del netto in busta paga. Con la nuova legge di bilancio, il Governo ha deciso di rendere strutturale la misura a partire da gennaio 2025 e di introdurre una nuova formula che combinerà la riduzione contributiva e fiscale. Il taglio sarà così articolato:
- Contributivo fino a 20.000 euro di reddito;
- Contributivo e fiscale per i redditi compresi tra 20.000 e 40.000 euro.
Inoltre, saranno previsti interventi specifici sulle detrazioni fiscali per chi guadagna tra 35.000 e 40.000 euro, riducendo l’impatto dello “scalone”. Si prevede che la misura interesserà oltre 1,3 milioni di lavoratori in più rispetto all’anno precedente.
Fringe benefit e mobilità geografica: le novità del 2025
Anche i fringe benefit sono soggetti a importanti modifiche con la manovra del 2025. La soglia di esenzione fiscale, che normalmente è fissata a 258,27 euro, rimane confermata a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e a 2.000 euro per chi ha figli a carico, come stabilito per il 2024.
La novità più rilevante riguarda i neoassunti che trasferiscono la propria residenza di oltre 100 km per motivi di lavoro: per loro, il tetto esentasse dei fringe benefit salirà a 5.000 euro. Questa misura include rimborsi esentasse per spese relative a utenze domestiche, affitto della prima casa e interessi sul mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale. L’obiettivo è incentivare la mobilità geografica e sostenere le aziende che, specialmente nelle grandi città, incontrano difficoltà nel reperire lavoratori a causa degli alti costi abitativi.
Le misure contenute nella legge di bilancio 2025 rappresentano un passo significativo per migliorare il potere d’acquisto dei lavoratori e incentivare la mobilità geografica, un aspetto cruciale per le imprese italiane. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare l’iter di approvazione in Parlamento e gli effetti pratici di queste riforme una volta entrate in vigore.
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