A partire dal 2025, le sovvenzioni per l’installazione di caldaie a gas saranno eliminate. Eccovi i dettagli.
Dal 2025, non sarà più possibile ottenere sovvenzioni per l’installazione di caldaie a gas e dispositivi simili. Scopriamo insieme tutte le informazioni necessarie.
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Riscaldamento domestico: opportunità e nuove sfide
In Italia, il riscaldamento domestico costituisce l’84% del consumo termico residenziale, con una prevalenza maggiore nel Nord del paese. Le pompe di calore si presentano come una delle soluzioni più efficaci per diminuire le emissioni di gas serra, tuttavia la loro adozione è frenata da barriere strutturali ed economiche, come l’alto costo iniziale e la necessità di spazi adeguati. Solo il 42% delle case possiede le caratteristiche adatte per installare questi sistemi.
Le caldaie a condensazione si mostrano quindi come un’alternativa più fattibile, offrendo un migliore equilibrio costo-beneficio e permettendo di ridurre fino al 60% dei consumi energetici previsti dalla direttiva europea delle “Case Green”. Queste sono le conclusioni di uno studio condotto da Bip Consulting per Proxigas, Utilitalia, Assotermica, Assogasliquidi e Assogas sulle strategie più efficaci per decarbonizzare il settore residenziale in Italia.
Fine degli incentivi dal nuovo anno
La Commissione europea ha diffuso un documento illustrativo sulla direttiva EPBD 2024/1275, conosciuta come la direttiva delle “Case green”. Il documento specifica che, dal 1° gennaio 2025, non sarà più possibile concedere incentivi per l’acquisto o l’installazione di caldaie a combustibili fossili.
Questo divieto riguarda ogni tipo di sostegno, incluse sovvenzioni, prestiti con tassi favorevoli e agevolazioni fiscali, in coerenza con l’obiettivo di ridurre le emissioni nel settore residenziale e promuovere un’edilizia sostenibile.
Continuano gli incentivi per i sistemi ibridi
Una notevole eccezione a questa normativa riguarda i sistemi di riscaldamento ibridi. Sarà ancora possibile ottenere incentivi per sistemi che integrano una caldaia a combustibili fossili con un generatore che utilizza energie rinnovabili, purché la componente di energia verde sia “significativa”.
Questo consente di promuovere soluzioni che limitano l’uso di combustibili fossili senza eliminare completamente le caldaie tradizionali, supportando attivamente la transizione verso l’efficienza energetica.
Confermati i finanziamenti già approvati
Un ulteriore aspetto importante è quello dei finanziamenti già esistenti. Gli incentivi precedentemente concessi tramite fondi europei, o a livello nazionale o regionale, continueranno a essere validi.
Questo include aiuti per la transizione verso il gas rinnovabile e fondi per la manutenzione o la dismissione di vecchie caldaie, garantendo così una transizione morbida verso opzioni di riscaldamento più ecologiche.
Sintesi dei nuovi divieti previsti dalla Direttiva “Case green”
Aspetto | Descrizione | Motivazione |
Data di inizio del divieto | 1° gennaio 2025 | Offrire tempo sufficiente per l’adattamento a questa nuova normativa a Stati membri e cittadini |
Divieto principale | Eliminazione di qualsiasi incentivo per l’acquisto, installazione e funzionamento di caldaie a combustibili fossili | Diminuire l’impiego di tecnologie ad alto impatto ambientale |
Tipi di incentivi vietati | Subsidi, prestiti a condizioni favorevoli, incentivi fiscali | Eliminare il supporto finanziario a soluzioni non ecocompatibili |
Eccezioni | Permangono incentivi per i sistemi ibridi con una significativa quota di energia rinnovabile | Incitare alla transizione energetica promuovendo soluzioni che utilizzano energie rinnovabili |
Incentivi già approvati | Restano validi gli incentivi già concessi a livello di fondi UE o nazionali/regionali | Assicurare una transizione senza interruzioni |
Finalità della misura | Promuovere l’utilizzo di tecnologie sostenibili nel settore edilizio per ridurre le emissioni di CO2 | Contribuire agli obiettivi climatici dell’UE, in linea con il Green Deal europeo che punta alla neutralità climatica entro il 2050 |
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