Salvatore Ciccarelli, 44enne giuglianese alias Chiocchió, era stato condannato a 3 anni e 4 mesi per rapina pluriaggravata ai danni di un ufficio postale in provincia di Teramo con bottino di oltre 20mila euro e ricettazione di un’automobile utilizzata per commettere una rapina; stava scontando anche una ulteriore rapina commessa all’ufficio postale di Amorosi (Benevento).
Rapine alle poste, scarcerato il giuglianese Salvatore “Chiocchió”
Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, accogliendo la richiesta dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, gli ha concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali, misura alternativa alla detenzione che gli consentirà di svolgere attività lavorativa presso una nota falegnameria di Giugliano in Campania. L’uomo è così uscito dal penitenziario di Sant’Angelo dei Lombardi.
La dinamica della rapina
I carabinieri avevano arrestato due persone di Giugliano. Erano ritenuti i responsabili materiali della rapina messa a segno all’ufficio postale di Colonnella, nel Teramano. Era il 10 novembre scorso. In cella erano finiti Salvatore Ciccarelli e Vincenzo Ciccarelli.
Con il volto parzialmente coperto, simulando il possesso di un’arma, attesero il direttore e le due dipendenti l’arrivo alla filiale postale, costringendoli ad entrare. Una volta all’interno si fecero aprire la cassaforte portando via un bottino di 22.500 euro. Prima di fuggire legarono con il nastro adesivo il personale dipendente, rinchiuso in uno sgabuzzino.
Attraverso le indagini dei carabinieri, che successivamente alla rapina aveva ritrovato anche l’auto usata per il colpo, rubata a Monteprandone (Ascoli Piceno), e le intercettazioni è stato possibile identificare gli autori del colpo e altre due persone, di cui si sospetta il ruolo di basisti. Nei confronti di questi ultimi due, residenti in provincia di Ascoli Piceno, è scattata la denuncia a piede libero per favoreggiamento. Ciccarelli era detenuto a Poggioreale.
Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Benevento Dottoressa Loredana Camerlengo, in sede di esecuzione, accogliendo l’istanza dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, ha riconosciuto il vincolo della continuazione con una precedente condanna per rapina (sempre ad ufficio postale, questa volta ad Amorosi) e ha ridotto la pena ad 1 anno e 2 mesi di reclusione (concedendo così uno sconto di pena di ben 2 anni e 2 mesi).
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