Roma, 28 ott. (Adnkronos Salute) – L’avvio, anche in Italia in questi giorni, delle prime campagne di immunizzazione universale contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) per tutti i bambini nel loro primo anno di vita segna il ritorno della campagna di sensibilizzazione ‘Together against Rsv’ (Insieme contro l’Rsv) di Sanofi. Con il patrocinio scientifico di Sip (Società italiana di pediatria), Sin (Società italiana di neonatologia), Siti (Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica) e Fimp (Federazione italiana medici pediatrici), l’iniziativa si avvale della collaborazione del network di FattoreMamma. Attraverso il portale web dedicato togetheragainstrsv.it e una serie di iniziative di comunicazione capillari e diversificate – si legge in una nota – si propone di informare le famiglie sull’Rsv in modo semplice, ma autorevole, affinché tutti possano conoscere i rischi associati a questa patologia nei bambini nella stagione in cui si espongono al virus per la prima volta, sapere a chi rivolgersi per aderire alla campagna di immunizzazione predisposta dalla propria Regione e riconoscere tempestivamente i sintomi del virus.
L’Rsv è la principale causa di infezioni respiratorie pediatriche a livello globale. E’ inoltre la causa più frequente di ospedalizzazione nei neonati e nei bambini, specialmente entro il primo anno di vita, ed è associato a gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore (Lrti), come bronchioliti e polmoniti, oltre che ad un aumentato rischio di sviluppare asma e respiro sibilante ricorrente nel lungo periodo. Il medical need nella sua gestione pediatrica è peraltro aggravato dall’assenza di trattamenti o terapie antivirali. Tutti i neonati e bambini alla loro prima stagione di Rsv sono a rischio di sviluppare una forma di infezione severa, come bronchiolite e polmonite, tale da richiedere assistenza medica, ambulatoriale o ospedaliera, anche di tipo intensivo.
Quest’anno Together against Rsv ‘alza il volume’ lanciando uno spot radiofonico in cui la voce di Lodovica Comello, attrice, cantante, conduttrice televisiva e radiofonica, invita mamme e papà a prepararsi alla stagione Rsv che minaccia i loro neonati e a condividere con il proprio pediatra di fiducia informazioni e consigli rispetto alle prime campagne di immunizzazione universale contro il virus respiratorio sinciziale. Lo spot sarà trasmesso sulle principali emittenti radiofoniche nazionali per 3 settimane a partire dalla fine di ottobre. In parallelo, la campagna coinvolgerà nuovamente la pediatra Valentina Paolucci (@ladottoressadeibambini) e note personalità dei social, per sensibilizzare i neogenitori sui pericoli del virus, anche in occasione della Baby Shower Week promossa da FattoreMamma e una serie di attività informative su community social come Will media. Per supportare l’attività informativa di pediatri e igienisti nei confronti delle famiglie, oltre al ‘Diario del bebè’ ricco di informazioni utili sul virus, distribuito direttamente a tutti i neogenitori in circa 260 punti nascita sul territorio italiano, sono stati realizzati e diffusi altri specifici materiali divulgativi.
“E’ ora disponibile anche in Italia la prima soluzione innovativa che risponde ad un bisogno clinico finora insoddisfatto, la protezione di tutti i bambini dal virus respiratorio sinciziale. Sanofi auspica l’inserimento dell’anticorpo monoclonale nirsevimab nel futuro Calendario nazionale di immunizzazione – afferma Mario Merlo, General Manager Sanofi Vaccini Italia – affinché sia garantito un accesso equo alla prevenzione su tutto il territorio nazionale. Oggi è cruciale unire le forze affinché i neogenitori siano informati e consapevoli delle opportunità innovative di prevenzione finalmente disponibili. Noi confermiamo il nostro impegno: essere al fianco della sanità pubblica per vincere le sfide della prevenzione e accrescere la fiducia verso la scienza e l’innovazione. Grazie al nostro approccio all’Immunoscience – ovvero la scienza che studia il sistema immunitario – vogliamo dare il nostro contributo scientifico a nuove frontiere della medicina non solo per trattare le malattie, ma anche a prevenirle, affrontando le sfide della scienza della vita”.
Nirsevimab – ricorda la nota – ha dimostrato nei trial clinici un’efficacia elevata nella riduzione delle infezioni respiratorie da Rsv che richiedono assistenza medica, sia ambulatoriale che ospedaliera, confermata inoltre in numerosi studi real world condotti nei Paesi che hanno già implementato una strategia di prevenzione universale del virus con nirsevimab nella stagione 2023/2024, come Francia Spagna e Stati Uniti, dimostrando fino al 90% di efficacia nella riduzione delle ospedalizzazioni da Rsv.
“Il virus respiratorio sinciziale è la principale causa di infezioni respiratorie, tra cui bronchiolite e polmonite, nei bambini entro il primo anno di vita – sottolinea Luigi Orfeo, presidente Sin – E’ anche una delle principali cause di ospedalizzazione e conseguenti ricoveri in terapia intensiva, con la maggior parte dei ricoveri per Rsv che si verificano in neonati sani nati a termine e che comporta anche un pesante carico sanitario. Questo virus non solo rappresenta una minaccia immediata, ma può anche avere un impatto duraturo sulla salute dei nostri piccoli, aumentando il rischio di broncospasmo ricorrente nel corso della loro vita. L’anticorpo monoclonale ha dimostrato di essere uno strumento di prevenzione sicuro ed efficace nella riduzione del carico di malattia associato a Rsv negli studi registrativi e negli studi real world condotti nei Paesi che hanno già adottato una strategia universale di immunizzazione. Ora, anche in Italia possiamo finalmente contare su questo”.
Aggiunge Annamaria Staiano, presidente Sip: “La prevenzione è una leva fondamentale per fermare la diffusione di un virus come il virus respiratorio sinciziale. Oggi abbiamo a disposizione un anticorpo monoclonale di nuova generazione che può essere somministrato per immunizzare tutti i bambini, sia nati a termine che nati pretermine, sia nati sani che nati con condizioni cliniche. Ora, per la prima volta in tutta Italia, abbiamo l’opportunità di proteggere tutti i bambini durante la loro prima stagione epidemica. E’ fondamentale che i genitori siano consapevoli di questa innovazione, perché la salute dei piccoli dipende da scelte informate e tempestive”.
Come osserva il presidente Fimp, Antonio D’Avino: “Noi pediatri del territorio ci impegniamo con passione e determinazione nell’educazione sanitaria delle famiglie, accompagnandole in ogni fase della crescita dei loro figli. E’ fondamentale che i genitori dei bambini più piccoli sappiano riconoscere i sintomi del virus respiratorio sinciziale e individuare le possibili complicanze. Soprattutto è indispensabile informare e orientare le famiglie italiane rispetto a uno strumento di immunizzazione oggi disponibile per tutti i neonati. Mettere al corrente i genitori di questa opportunità è essenziale per prevenire complicanze e ridurre il rischio di ospedalizzazione”. Conclude Roberta Siliquini, presidente Siti: “Il virus respiratorio sinciziale è un virus che colpisce quasi tutti i bambini entro i primi 2 anni di vita e, se sottovalutato, può avere gravi conseguenze sulla loro salute, rappresentando quindi un’importante priorità di sanità pubblica. Oggi, però, abbiamo un’arma efficace: un’immunizzazione specifica che è finalmente disponibile per tutti i bambini nel primo anno di vita. La lotta contro l’Rsv deve essere un impegno condiviso: pediatri, operatori sanitari, aziende e strutture pubbliche devono lavorare insieme per implementare una campagna di immunizzazione di successo”.
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