Musumeci chiude le Giornate del Mare di Limes #finsubito prestito immediato

Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci ha chiuso stamattina le Giornate del Mare 2024 organizzate da Limes e intitolate “Tutti gli oceani portano a Roma”.

“Come Occidente e come Italia abbiamo il dovere di muoverci nella prudenza di non commettere o di non compiere passi falsi” – ha sottolineato Musumeci. – “Io non ho il compito affidatomi dal Presidente del Consiglio di occuparmi di strategie internazionali militari o diplomatiche, ma di coordinare per la prima volta un tavolo che è stato istituito fra 11 ministeri per le politiche del mare. Ognuno dà il proprio contributo per il mare, quel mare che fino a ieri era guardato come risorsa essenzialmente economica e che oggi si evidenzia sempre più come luogo nel quale si possono definire le strategie.

“Abbiamo la necessità” – ha proseguito Musumeci – “di riporre il mare al centro delle strategie del Governo e abbiamo la necessità di richiamare su questa esigenza anche gli alleati. Sarei omissivo se non ricordassi che negli ultimi anni gli Stati Uniti d’America non hanno considerato il Mediterraneo nella sua funzione strategica, così come l’Unione Europea non lo ha mai guardato con l’attenzione che meritava.

Il Mediterraneo è stato lasciato solo di fronte alle ambizioni di potenze come la Russia e la Cina che nel continente africano hanno trovato sufficiente spazio per consolidare rapporti per ora solo commerciali. Noi dobbiamo tornare a riportare il mare innanzitutto e il Mare Nostrum in primis al centro della nostra attenzione e lo stiamo facendo con una politica di collaborazione, con un ruolo di mediazione che è proprio dell’Italia.

Questo ponte ideale che abbiamo lanciato verso il continente africano e che abbiamo voluto chiamare piano Mattei non è una scatola vuota, è una scatola che va riempita giorno dopo giorno e vuole essere più di un messaggio rivolto a quanti in Africa guardano all’Europa e al suo progresso e alla sua crescita economica tecnologica con grande interesse.

Nel Mediterraneo e nei rapporti non solo con l’Africa ma anche con il Medioriente, insomma nel bacino euro-afro-asiatico possiamo recuperare un ruolo che nel passato è diventato sempre più marginale e per farlo dobbiamo non soltanto guardare all’aspetto economico ma anche a quello della difesa.

Ce lo impongono la storia e la geografia, che hanno sempre visto nel Mediterraneo quel punto di incontro ma anche di grande fragilità fra gli oceani per gli interessi anche di libera navigazione che il Nostro Mare riesce a sintetizzare.

Ecco perché riteniamo di dover lavorare in funzione di un dialogo sempre più aperto con tutte le potenze in campo, anche con quelle in conflitto”.

“Mi dedico al mare con grande entusiasmo” – ha concluso Musumeci – “nella consapevolezza che questa partita dobbiamo giocarla tutti assieme ognuno con le proprie idee ma con un obiettivo comune”.