Sono 4562 gli emendamenti presentati alla legge di bilancio 2025 e che oggi cominciano ad essere discussi alla Commissione bilancio della Camera. Le proposte di modifica della finanziaria sono le più svariate: vanno dal ritorno all’ecobonus al 65% a una nuova rottamazione, senza contare il ritorno del reddito di cittadinanza. Ma vediamo quali sono le proposte più importanti presentate alla manovra 2025 dai vari schieramenti politici.
Sono le opposizioni a presentare la maggior parte degli emendamenti, circa 1200, infatti, vengono dai Cinque Stelle, seguiti da PD (992) e AVS (352). Ma anche la maggioranza è abbastanza prolifica e presenta circa 1200 emendamenti alla legge di bilancio 2025, con Forza Italia e Lega in pole position.
Gli emendamenti dell’opposizione
I partiti dell’opposizione presentano gli emendamenti più svariati alla legge di bilancio 2025, ma in particolare tutti i leader dei partiti si concentrono sulla richiesta di maggiori fondi per la sanità. Nello specifico:
- una dotazione di 6802 milioni di euro per il 2025, 10.578 milioni per il 2026, 11.280 milioni, 12.163, 13.225, 14.398 milioni per gli anni successivi fino al 2030 con risorse prese dai sussidi ambientalmente dannosi.
Inoltre i vari partiti chiedono anche: una tassa sugli extraprofitti delle banche; rintroduzione del reddito di cittadinanza; allungamento del congedo parentale; rifinanziamento dei fondi per l’alluvione; stop all’Iva agevolata per la chirurgia estetica; abolizione dei revisori del Mef nelle aziende.
Gli emendamenti della maggioranza
Molti anche gli emendamenti presentati dai partiti di governo. Tra questi:
- Per il capitolo pensioni, FI chiede un aumento della rivalutazione rafforzata delle pensioni minime fino al 2,7% con un amento dell’assegno a 623 euro.
- Ritorno dell’ecobonus all’aliquota originaria del 65% contro il taglio previsto in manovra al 50%. La modifica riguarderebbe solo le prime case.
- Nuovo semestre di “silenzio assenso” per dare la possibilità al lavoratore di scegliere di spostare il Tfr dall’azienda ai fondi pensione o altre forme complementari.
- Estensione del bonus mamma alle lavoratrici.
- Per le criptovalute, il partito di Matteo Salvini chiede di cancellare l’incremento al 42% dell’aliquota e in alternativa introdurre un mini aumento dal 26 al 28%.
- Riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35 al 33 e l’estensione di questa fascia ai redditi fino a 60.00 euro.
- Nuova rottamazione quinquies per le cartelle fiscali risalenti al 2000-2023
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