Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
attenzione al rischio usura in Ciociaria – AlessioPorcu.it #finsubito prestito immediato


Il rischio di usura in Ciociaria. L’analisi di Cgia. Dove la situazione è peggiorata. Il Protocollo Frosinone per accelerare gli interventi e le indagini

Colpa del Covid, colpa della crisi. Colpa degli imprevisti arrivati all’improvviso. Soprattutto colpa di chi non accetta la sconfitta, che negli Usa invece fa parte dell’impresa e non è un dramma ma una linea dei totali e da lì il giorno dopo si riparte. In Italia no. E allora si finisce nella spirale dell’usura: ultimo girone della disperazione, illusione effimera di non fallire. Sono quasi 118mila le imprese italiane che si trovano a rischio usura.

Dopo anni in cui erano in calo, i numeri complessivi di queste realtà sono tornai a crescere: di oltre 2.600 unità.  Si tratta prevalentemente di artigiani, esercenti, commercianti o piccoli imprenditori che stanno andando verso la deriva dell’insolvenza. E conseguentemente, sono stati segnalati dai vari intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. In pratica, se non paghi le rate finisci in quell’elenco ed a quel punto nessuno ti farà più credito: banche, assicurazioni, società finanziarie, società di leasing, società di factoring.

Di fatto, si tratta di una vera e propria  “schedatura” che preclude a queste attività di accedere a un nuovo prestito. 

Roma in vetta

A denunciare la situazione è l’Ufficio studi della Cgia, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre con un dettagliato report pubblicato oggi sul proprio sito internet. 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

A livello provinciale, il numero più elevato di imprese segnalate come insolventi, si concentra nelle grandi aree metropolitane. Al 30 giugno 2024, Roma era al primo posto con 10.827 aziende. Subito dopo c’era Milano con 6.834 aziende, seguita da Napoli con 6.003, poi Torino con 4.605 e Firenze con 2.433. 

Rispetto a 12 mesi prima, in termini percentuali, il peggioramento ha interessato innanzitutto Benevento con il +17,3% di imprese affidate con sofferenze (in valore assoluto +97).  Seguono Chieti con il +13,9% (+101), Savona con il +12,4% (+62), Rieti con il +11,8% (+25) e Lecce con il +11,4% (+179) (vedi Tab. 1).

Analizzando i dati per ripartizione territoriale, la CGIA rileva che l’area più a “rischio” è il Sud. Qui si contano 39.538 aziende in sofferenza (pari al 33,6% del totale), seguono il Nordovest con 29.471 imprese (25% del totale), il Centro con 29.027 (24,7% del totale) e infine il Nordest con 19.677 (16,7% del totale).

Usura al Sud, guadagni al Nord

Foto: Sergio Oliverio © Imagoeconomica

L’usura si pratica al Sud, ma i soldi vengono poi reimpiegati al Nord. È un po’ lo stesso che accade con la raccolta del risparmio: solo una parte dei soldi raccolti vengono usati sul territorio, il resto finisce al Nord. Che ha più progetti, maggiore capacità di investire e scommettere. È uno dei dati che emerge dall’ultima indagine della Direzione Investigativa Antimafia.

Se il Mezzogiorno è l’area geografica d’Italia più a rischio usura, i proventi di queste attività illegali vengono sempre più reinvestiti al Nord. Negli ultimi tempi le indagini della DIA dimostrano come il denaro contante proveniente dalle attività criminali primarie, come l’usura, venga reimpiegato con sempre maggiore frequenza in determinate aree d’Italia. Soprattutto al Nord: in Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana.

Le imprese che finiscono nella black list della Centrale dei Rischi, difficilmente possono beneficiare di alcun aiuto economico dal sistema bancario. Rischiano così molto più di altri, di chiudere le attività. Nei casi peggiori, di scivolare tra le braccia degli usurai.

Chi rischia di più

Quali sono le province italiane con il maggior numero di imprese affidate e “in sofferenza” e quindi a fondato rischio di usura? Secondo la CGIA, ai primi 5 posti  come detto ci sono:  

Posizione Provincia Imprese aff 30/06/2023 Imprese aff 30/06/2024 Diff 2023/2024 %
1 Benevento 562 659 +97 +17,3
2 Chieti 729 830 +101 +13,9
3 Savona 502 564 +62 +12,4
4 Rieti 211 236 +25 +11,8
5 Lecce 1.574 1.753 +179 +11,4

La situazione nel Lazio

La provincia di Rieti si colloca nella top five nazionale, per numero di imprese affidate con sofferenze, con un quasi 12% in più rispetto allo scorso anno. Quella di Viterbo è l’unica del Lazio che fa registrare un andamento positivo; quindi con meno aziende in difficoltà rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La Ciociaria è al 38^ posto nazionale su 107 province, quindi in fascia alta, con ben 40 imprese in difficoltà in più rispetto al 2023. Con un incremento quindi del 3.6%.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

Posizione Provincia Imprese Aff 30/06/2023 Imprese Aff 30/06/2024 Diff 2023/2024 %
13 Latina 1.271 1.374 +103 +8,1
18 Roma 10.131 10.827 +696 +6,9
38 Frosinone 1.115 1.155 +40 +3,6
82 Viterbo 710 696 -14 -2,0

Questo non significa che tutte poi finiscano nelle mani degli usurai. Ma costituisce comunque una criticità ed una potenziale necessità di accesso al credito da canali non convenzionali. Gli usurai, appunto. 

Il protocollo di Frosinone

Frosinone Prefettura Foto: © Stefano Strani

L’usura è l’ultima frontiera per chi non può accedere ad altre forme di credito. Tre anni fa, la prefettura di Frosinone ha provato ad inserirsi in questo circolo vizioso. L’allora prefetto Ignazio Portelli e l’allora procuratore Antonio Guerriero, hanno sottoscritto un protocollo con l’obiettivo di velocizzare le procedure per gli aiuti alle vittime di usura, migliorare l’azione investigativa ed essere più rapidi nell’erogazione delle misure di aiuto alle vittime. Sia di usura che di racket.

Da tre anni la prefettura di Frosinone ha avviato un iter codificato, una campagna di ascolto aperta a tutti i soggetti coinvolti. Si sono ripetuti incontri con le Procure, le banche, le forze di polizia, imprenditori e sindacati, associazioni. Moltre volte, evidenziarono il prefetto ed il procuratore, dietro all’usura c’è l’investimento di capitali in nero della camorra.

All’epoca, all’ufficio territoriale del Governo di Frosinone sono giunte 285 istanze da vittime di usura o presunte tali: 62 accolte, 174 non accolte, 36 in istruttoria. Dal 1996 In Ciociaria sono stati erogati circa 4,6 milioni di euro, di cui 3,8 a titolo di mutuo senza interessi.

(Foto di copertina: (Foto © DepositPhotos.com).



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Prestito personale

Delibera veloce

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui