Le dimissioni del sindaco Francesco Pirani rischiano di far rimanere “al buio”, in tutti i sensi, la città di Osimo anche in vista del Natale. I 120mila euro per le spese natalizie non sono state inserite a bilancio. Fino al 3 dicembre, data ultima entro cui il primo cittadino può ritirare le dimissioni, la giunta resta in piedi per l’approvazione di atti di urgenza e pubblica amministrazione. Teoricamente potrebbe riunirsi con il sindaco per approvare, almeno, interventi imminenti ma, al momentonon è in programma alcunché. Il sindaco auspica la convocazione di un altro consiglio per esprimere unione di intenti su alcuni punti, tra cui il Natale almeno, ma non è stato convocato nulla ancora. La coalizione di centrosinistra incalza: “Con grande senso di responsabilità, chiede a Pirani come ultimo atto prima che lasci lo scranno l’approvazione in Consiglio comunale di una variazione puntuale su due argomenti che hanno carattere d’urgenza, un contributo alle famiglie alluvionate lo scorso settembre e il Natale. C’è chi è ancora fuori casa, chi non ha più alcun elettrodomestico, chi non ha le risorse per far fronte alle bollette di fine anno. In attesa che il Governo e la Regione intervengano, il Comune può erogare un contributo. Poi non c’è Natale se la città non si addobba a festa. Noi voteremo quindi solo ed esclusivamente una variazione di bilancio puntuale per queste due attività specifiche e poi il commissario proseguirà il cammino verso le nuove elezioni amministrative”. Nessuna risposta però è arrivata dalla maggioranza, seppur sgretolata. E intanto la città è più che mai ferma. Già all’inizio del cantiere per il restyling dei Tre Archi, cui è stato dato il via a luglio, l’amministrazione comunale aveva cercato di verificare la possibilità di lasciare aperto il varco per le auto ma non era stato possibile per questioni di sicurezza. Il 23 ottobre era prevista la fine dei lavori, l’azienda appaltatrice aveva chiesto una proroga a causa di alcune lavorazioni che hanno necessariamente impegnato più tempo e l’allungamento dei tempi è stato concesso fino al 29 di questo mese. Entro il 15 però (venerdì) sarebbe stato aperto l’arco per il transito delle auto. Così non è stato, almeno per quest’ultima parte: dopo l’annuncio avvenuto durante l’ultimo consiglio di quartiere, i lavori si sono fermati per un po’ perché la Soprintendenza avrebbe richiesto una pavimentazione particolare la cui consegna è in ritardo perché di difficile approvvigionamento. Non resta dunque che aspettare, con buona pace di residenti e commercianti già provati. Ripristinate le fioriere vandalizzate di recente in piazza del Comune.
Silvia Santini
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