Un’irruzione durante le lezioni e poi le botte. La vittima è una docente di sostegno della scuola media “Salvati” di Scanzano, nel Comune di Castellammare di Stabia. A picchiarla una trentina di genitori sobillati da voci non meglio precisate e diffuse sui social su alcuni comportamenti tenuti dall’insegnante nei confronti di alcuni alunni. “È un episodio di enorme gravità e di violenza estrema – dice all’Ansa il sindaco di Castellammare Luigi Vicinanza – Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti. Bisogna riportare al più presto la serenità nella scuola, tra gli studenti, i loro genitori e il corpo insegnanti”. Il ministero dell’Istruzione ha inviato gli ispettori: “La scuola è un luogo sacro e va tutelata sempre” si sottolinea in una nota.
L’aggressione è avvenuta giovedì mattina intorno alle 10,30. A scuola, al momento del blitz, c’erano anche i genitori della professoressa. Il padre ha provato a difendere la figlia ma ha riportato la frattura di un polso. Per la docente la diagnosi è stata di trauma cranico, causato dai colpi ricevuti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, per portare in salvo la donna e i genitori. Quali sarebbero le voci che hanno spinto al raid a scuola? Riguardano accuse di presunti abusi sessuali contenute in un post diffuso sui social dal titolo “L’urlo di una madre” che diverse mamme stabiesi hanno condiviso sui propri profili: nel testo, senza fare nomi e senza riferimenti all’irruzione, si afferma di “aver scoperto che una docente ha abusato dei figli affidati a quell’istituto”. L’intera vicenda è oggetto di approfondimenti da parte dei carabinieri: al momento nessuna denuncia risulta presentata nei confronti dell’insegnante. All’attenzione di chi indaga peraltro c’è anche il fatto che la docente aveva sorpreso di recente un alunno della scuola media a fumare nei bagni, provocando un provvedimento di sospensione per due giorni contro il ragazzino. Ad agosto la donna avrebbe subito l’hackeraggio dei suoi profili social e negli ultimi giorni ricevuto via chat numerose minacce, anche di morte.
L’istituto scolastico di Scanzano, retto dalla preside Donatella Ambrosio, è stato premiato dal ministro all’Istruzione, Giuseppe Valditara, per la grande cura dei ragazzi concretizzatasi in un premio per essere stata la prima scuola in Italia ad attivare i fondi per i Pon estivi, con corsi di windsurf per i bambini che restavano in città e altri campi estivi a loro dedicati. “La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nella armonia. Sul caso di #Scanzano l’Usr della Campania farà piena luce, è comunque grave che 30 “parenti” si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di “giustizia fai da te” contro un’insegnante. L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza” scrive su X il ministro Valditara.
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Sempre meno religione nelle scuole italiane: altri 20mila studenti scelgono l’ora alternativa
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