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La pioggia e il freddo non hanno scoraggiato i tanti partecipanti che ieri, domenica 17 novembre, hanno preso parte alla prima edizione di Pedale Rosso. Un evento ideato da Marianella Bargilli e Paolo Bettini per promuovere la lotta contro la violenza di genere. Numerosi ospiti erano presenti a Firenze. Tra questi il campione del mondo Alessandro Ballan, lโatleta afgana Yuldoz Hashimi accompagnata da Alessandra Cappellotto, il musicista Saturnino. Cโerano anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il capo di gabinetto Cristina Manetti.
Proprio Giani, che ha dato il via alla manifestazione, ha dichiarato: ยซDobbiamo declinare il contrasto alla violenza e ai femminicidi cercando di creare sensibilitร su tutti i piani. Lo sport e lโattivitร motoria aiutano a mettere al centro della nostra battaglia e del nostro impegno il ruolo della donna, che merita di essere valorizzato in ogni suo aspetto. In questo ambito la donna riesce sempre piรน ad affermare la propria identitร ed il proprio contributo alla comunitร . ร anche grazie a questi passi che si abbattono stereotipi e si creano le condizioni verso lโeliminazione di soprusi e violenzeยป.
Al termine dellโevento, in Piazza Duomo, รจ stata inaugurata lโopera โLโATTESAโ, unโinstallazione luminosa in puro stile pop art realizzata dal celebre artista Marco Lodola, pensata appositamente per la Toscana delle donne e Pedale Rosso. Durante la stessa occasione, รจ stato anche consegnato a Marianella Bargilli e Paolo Bettini il premio โPegaso della Toscana delle Donneโ per lโevento Pedale Rosso.
Pedale Rosso: le parole di Marianella Bargilli e Paolo Bettini
ยซLโiniziativa โPedale rossoโ โ ha raccontato Marianella Bargilli, ideatrice dellโevento โ รจ nata dalla passione che ho per lo sport. In particolare il ciclismo, che ho voluto far diventare un simbolo della libertร , dellโunione, della condivisione. Sono unโattrice e oggi, pedalando con altre persone, mi sembra proprio di realizzare uno spettacolo dal vivo. In questo modo sento di portare avanti un obiettivo, quello della lotta contro la violenza di genere. Pedale rosso non si ferma. Questa รจ la prima tappa di un viaggio che ci porterร a pedalare in tante cittร dโItalia per urlare il nostro messaggio. Ringrazio Cristina Manetti che ha creduto in questoยป.
ยซLa passione che io e Marianella condividiamo per la bicicletta โ ha detto Paolo Bettini โ le ha fatto venire lโidea di mettere insieme molte persone, di tutte le etร , unite in una grande pedalata per la paritร dei diritti. Cristina Manetti ha subito sposato lโidea. Il nome โPedale rossoโ nasce invece da una mia intuizione: il rosso ricorda la lotta e anche il sangue, purtroppo, delle violenze. Il pedale รจ il mezzo attraverso cui la bicicletta si muove, il piรน ecologico e globale. Sono felice che Yuldoz Hashimi, ragazza afghane con una storia eccezionale, arrivata nel nostro paese grazie ad Alessandra Cappellotto, sia qui con noi al debutto di โPedale rossoโ, che continuerร il suo viaggio in tutta Italiaยป.
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