a Conegliano apre un nuovo centro per aiutare le persone che soffrono di disturbi dell’alimentazione #finsubito prestito immediato

CONEGLIANO – Un nuovo spazio a Conegliano per l’ascolto e l’aiuto di persone che soffrono di Dca – disturbi del comportamento alimentare: il 24 novembre in via Vidal 160, dalle 14 alle 16, una riunione informativa aperta al pubblico e organizzata da Overeaters Anonymous (Oa), associazione attiva in tutto il mondo per il recupero di persone che soffrono di alimentazione compulsiva. La partecipazione è gratuita. A raccontare di Oa e della suo rapporto personale con il cibo è Laura, originaria di Conegliano. «Overeaters Anonymous mi ha insegnato che la guarigione è un processo. Attraverso il programma ho imparato a prendere distanza dal cibo come mezzo per gestire le mie emozioni». Overeaters Anonymous è un’associazione di auto-mutuo-aiuto che nasce negli Stati Uniti nel 1960 ma che in Italia arriva solo negli anni ‘80 e, ancora oggi, è una realtà poco conosciuta. I capisaldi che costituiscono il programma di recupero di Oa si rifanno alle 12 tradizioni degli Alcolisti Anonimi, tra i quali l’anonimato: per questo non ci sono foto, cognomi o collegamenti diretti alle persone che seguono la riabilitazione. «Siamo persone che condividono la stessa ossessione mentale per il cibo e per questo vogliamo aiutarci a vicenda» spiega Laura. Nello specifico Oa si occupa infatti di binge-eating o alimentazione compulsiva, un comportamento ossessivo che si può manifestare in modalità diverse, dalla cosiddetta “abbuffata” all’eccessivo controllo. «Per anni ho vissuto una relazione disfunzionale col cibo: era la mia fuga, la mia consolazione nei momenti di stress, paura, solitudine e tristezza. Mi ci rifugiavo per sopportare le emozioni che non riuscivo a sopportare. Mangiare era una necessità emotiva che non riuscivo a controllare». «Dopo aver partecipato a un incontro dell’associazione, ho capito che non ero sola. Ho conosciuto persone che lottavano per trovare un equilibrio sano con il cibo. Ho trovato un ambiente di condivisione e non giudicante. Ho capito che non ero l’unica a sentirmi impotente di fronte a questa dipendenza». 

L’OBIETTIVO

In Italia si sono formati 62 gruppi Oa, attivi sia in presenza che online, e la proposta di Laura è di aprire un nuovo spazio a Conegliano. «Non ci sono gruppi in presenza nella nostra zona e sarebbe bello portare un messaggio di speranza alle persone che stanno male e si sentono isolate. Il programma mi ha dato strumenti pratici: fare un inventario delle mie emozioni, imparare a chiedere aiuto. La comunità mi supporta nei momenti difficili. Ogni giorno è una sfida ma anche una vittoria – si racconta Laura – Non sono guarita, ma sono in cammino. Oggi ho un approccio più sano al cibo e non lascio che le mie emozioni controllino le mie azioni. Ho imparato a riconoscere i segnali del mio corpo e a nutrirmi in modo consapevole. Sono grata per ogni passo che faccio, per ogni incontro, per ogni giorno in cui scelgo di non ricadere nella trappola della compulsione». 

IL PROGRAMMA

Nel programma di Oa, come racconta Laura, si lavora sull’amore verso se stessi, imprescindibile per riuscire ad amare gli altri. «Ho provato molte volte a smettere da sola, ma senza successo. Il mio peso saliva e scendeva, ma il vero problema era la mia mente. La compulsione era più forte della mia volontà» – conclude Laura. «Il mio messaggio per chi lotta con la stessa dipendenza è: non arrendetevi. C’è speranza e in Oa ci sono risorse che possono fare la differenza. Non siamo soli in questo vaggio».