I cittadini italiani sono sempre più indebitati; ad oggi sono circa 5 milioni le famiglie e le piccole imprese che versano in stato di indebitamento patologico e molte delle persone in condizione di indebitamento risiedono in Lombardia (16,3%). Nonostante questa situazione di difficoltà diffusa, il ricorso alle procedure di sovraindebitamento è ancora limitato da una pluralità di cause: l’insufficiente conoscenza della loro esistenza e della loro efficacia, la complessità delle procedure, che richiedono il supporto di competenze professionali, ed i costi che le stesse comportano.
La Rete Italiana di Microfinanza – RITMI, la Fondazione Welfare Ambrosiano e la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi hanno proposto oggi una giornata di lavoro interamente dedicata al tema del sovraindebitamento e dell’esclusione sociale ad esso correlato.
L’incontro “Sovraindebitamento e comunità: costruire nuovi modelli di intervento” si è tenuto in Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi presso Palazzo Turati e ha coinvolto esperti del settore del debito, rappresentanti istituzionali e membri della società civile per esplorare assieme strategie e soluzioni di supporto alle persone colpite da difficoltà finanziarie, in modo concreto e attuale. Un’occasione per confrontarsi e costruire insieme un futuro in cui il sostegno finanziario sia uno strumento di empowerment e inclusione sociale.
Lo stato di crisi da sovraindebitamento coinvolge sempre più spesso persone, famiglie, imprenditori che, a seguito di difficoltà di carattere finanziario, vanno a costituire un target di soggetti fragili non solo sul piano economico, ma soprattutto su quello familiare e sociale.
In base ai dati della Camera Arbitrale di Milano, che attualmente gestisce le istanze di composizione delle crisi da sovraindebitamento delle Camere di commercio di Como-Lecco, Cremona, Milano Monza Brianza Lodi, Pavia, Varese-Busto Arsizio, sono 1.582 le richieste di aiuto presentate da piccole imprese “sotto soglia”, ex imprenditori e cittadini eccessivamente indebitati dal 2017, inizio dell’attività, al 31 ottobre 2024. Le domande sono in costante aumento: si registra un +2,4% nei primi 10 mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Milano rappresenta il 23% del totale delle domande depositate ed è l’area geografica più interessata dal fenomeno. Seguono il territorio di Monza e Brianza con il 18%, Pavia con il 13%, Como con l’11%, Busto Arsizio con il 9%, Varese con l’8%, Lecco con il 7% del totale delle domande depositate. Nei primi 10 mesi del 2024, rispetto ai dati dell’anno precedente, sono aumentate del 19% le istanze depositate dai consumatori, sono invece diminuite del 16% le istanze presentate da aziende/ditte individuali. (Fonte: Camera Arbitrale di Milano, istanze depositate dal 1.01.2023 al 31.10.2023 e dal 1.01.2024 al 31.10.2024).
La Fondazione Welfare Ambrosiano, da anni impegnata in interventi di contrasto all’esclusione economica e sociale, ha osservato un incremento significativo nelle richieste di aiuto per situazioni di sovraindebitamento e ha avviato la costituzione di una rete di partner con i quali mettere a punto un modello di intervento nella città Metropolitana di Milano, multidisciplinare e sostenibile.
FWA reimmagina il welfare come una rete capace di dare sostegno concreto e duraturo, per fare in modo che chi è escluso dal sistema economico sociale non debba più sentirsi ai margini, ma possa ricostruire la propria stabilità economica, esprimere appieno il proprio potenziale e realizzare un proprio progetto di lavoro e di vita.
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