Il libro Il lessico della pesca in Costa d’Amalfi con riferimento al comprensorio sorrentino-caprese di Giuseppe Vitolo, pubblicato nella collana “Paesaggio e Identità”, rappresenta un contributo prezioso agli studi etnolinguistici ed etnografici del Mediterraneo. Con un approccio rigoroso e interdisciplinare, l’autore esplora il vasto e ricco universo terminologico legato alla pesca, focalizzandosi sulla Costa d’Amalfi e sul comprensorio sorrentino-caprese, territori caratterizzati da una tradizione marinaresca millenaria.
Il volume si distingue per la meticolosa analisi lessicale che spazia dalla fauna ittica locale alle tecniche di pesca, dagli strumenti utilizzati alle caratteristiche delle imbarcazioni. Attraverso schede dettagliate corredate di immagini e schemi terminologici, Vitolo riesce a rendere il tema non solo accessibile, ma anche particolarmente interessante. Le informazioni sono frutto di un lavoro sul campo basato su interviste semi-strutturate, che hanno permesso di raccogliere dati diretti e autentici, come sottolineato nella Premessa.
La metodologia adottata unisce con successo la ricerca dialettologica ed etnografica. Le voci analizzate non sono solo descrittive ma anche interpretative: ciascuna parola viene contestualizzata, mettendo in luce le sfumature culturali e storiche che la accompagnano. Ne emerge un quadro d’insieme che collega le tradizioni della pesca alla vita quotidiana, evidenziando l’importanza del mare come elemento unificante di territori separati geograficamente ma culturalmente interconnessi.
Un territorio di mare e tradizioni
L’area geografica studiata, caratterizzata dalla sua natura frastagliata e dalla storica difficoltà di attraversamento terrestre, ha sempre visto il mare come principale mezzo di comunicazione e fonte di sostentamento. Questo fattore ha contribuito a creare un patrimonio linguistico e culturale unico, che il libro di Vitolo riesce a cogliere con profondità. L’autore mette in rilievo le continuità e le differenze lessicali tra i territori studiati, facendo emergere convergenze significative ma anche divergenze che testimoniano le specificità locali.
Il lavoro di Vitolo è un’importante testimonianza del valore della lingua come strumento di conservazione della memoria storica e culturale. Gli strumenti linguistici legati alla pesca, infatti, non solo documentano le tecniche e le pratiche di un’epoca, ma raccontano anche l’identità di una comunità. Le immagini e gli schemi arricchiscono ulteriormente l’opera, rendendola un riferimento fondamentale per studiosi e appassionati di linguistica, antropologia e storia locale.
In conclusione, Il lessico della pesca in Costa d’Amalfi con riferimento al comprensorio sorrentino-caprese è un libro che unisce rigore scientifico e passione divulgativa, offrendo una lettura approfondita e affascinante per chiunque voglia comprendere meglio la cultura del mare in una delle regioni più belle e ricche di storia d’Italia.
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