Sono arrivati i chiarimenti dell’Agenzia entrate sull’erogazione del Bonus Natale di 100 euro ai genitori non sposati: i single, i separati, conviventi e in generale a tutti i nuclei familiari senza matrimonio in corso. Si tratta dell’ampliamento delle categorie, che ha incluso più famiglie rispetto a quelle precedentemente previste dal Decreto Omnibus.
Casi pratici ed esempi sono arrivati con la circolare 22/E del 19 novembre, in cui viene spiegato come l’articolo 2 del decreto 167/2024 modifica l’articolo 2-bis del Decreto Omnibus con riguardo, in particolare, all’ambito soggettivo di applicazione della norma, ampliandone la platea dei beneficiari. E’ infatti previsto che il bonus spetti, fermi restando gli altri requisiti, al lavoratore dipendente che ha almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato.
Ecco i requisiti, i nuovi beneficiari, gli esempi pratici di spettanza e le modalità di richiesta del Bonus Natale 2024.
I beneficiari del Bonus Natale 100 euro
Il Bonus Natale da 100 euro è un’indennità una tantum prevista per l’anno 2024, destinata a lavoratori dipendenti che rispettano specifici requisiti reddituali e familiari.
Non ha importanza la tipologia contrattuale: possono accedervi sia i dipendenti a tempo indeterminato che determinato, oltre a chi lavora a tempo parziale (part-time). Tuttavia, non sono inclusi i lavoratori con redditi assimilati, come autonomi, collaboratori o pensionati.
Per avere diritto all’indennità natalizia da 100 euro, devono essere rispettate tutte queste condizioni:
- reddito complessivo annuo non superiore a 28.000 euro.
- presenza di almeno un figlio fiscalmente a carico, anche se nato fuori dal matrimonio, adottivo, affidato o affiliato.
- imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente superiore alla detrazione prevista.
È importante sottolineare che il bonus:
- non è cumulabile tra coniugi o conviventi: spetta a uno solo se entrambi lavorano e rispettano i requisiti.
- è indipendente dallo stato civile del lavoratore, ma con regole specifiche per i nuclei monogenitoriali.
La presenza di figli fiscalmente a carico
Uno dei requisiti centrali è la presenza di almeno un figlio fiscalmente a carico. Secondo il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), si considerano a carico i figli che:
- non abbiano un reddito superiore a 4.000 euro (per figli sotto i 24 anni).
- non abbiano un reddito superiore a 2.840,51 euro (per figli sopra i 24 anni).
I figli a carico possono essere:
- figli naturali, nati sia all’interno che al di fuori del matrimonio.
- figli adottivi, affiliati o in affido.
Ampliamento platea genitori beneficiari
Come anticipato, le modifiche al Decreto Omnibus hanno portato ad un ampliamento delle categorie di beneficiari del bonus Natale 2024, che ora dovrebbero attestarsi su circa 4 milioni e mezzo di persone. In sostanza viene eliminato il pre-requisito del coniuge a carico, dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico.
Diventano quindi beneficiari anche i genitori single, conviventi e separati.
Chiarimenti e istruzioni in merito sono state date dall’Agenzia delle entrate nella circolare 22/E del 19 novembre 2024.
Nuclei coniugati
Nei nuclei familiari coniugati, il bonus spetta a uno solo dei due coniugi, a condizione che l’altro non sia anch’egli beneficiario. In altre parole, entrambi i coniugi non possono ricevere il bonus contemporaneamente. La scelta di chi tra i due lo percepisce dipende dal reddito e dai figli fiscalmente a carico.
Nuclei non coniugati o genitori separati
Nei casi di genitori non coniugati o separati, il bonus può spettare a entrambi, purché ciascuno rispetti i requisiti di reddito e di spettanza.
Ad esempio:
- se il genitore A vive con il figlio e soddisfa i requisiti, può ricevere il bonus.
- il genitore B, se non convivente con il genitore A ma rispetta i requisiti e ha un altro figlio a carico, può riceverlo indipendentemente.
Genitori single e nuclei monogenitoriali
I genitori single o appartenenti a un nucleo monogenitoriale possono accedere al bonus in condizioni specifiche. Si considera nucleo monogenitoriale quando:
- l’altro genitore è deceduto.
- l’altro genitore non ha riconosciuto il figlio.
- il figlio è stato adottato, affidato o affiliato a un solo genitore.
Beneficiari Bonus Natale 2024: casi pratici
La circolare 22/E chiarisce la questione del diritto al bonus fornendo esempi concreti di famiglie tipo, spiegando anche se a ricevere l’indennità sono entrambi o uno solo dei genitori.
Esempio 1. Coppia non coniugata, genitori di un figlio a carico
Il signor Rossi e la signora Bianchi non sono sposati né convivono. Entrambi lavorano come dipendenti e rispettano i requisiti di reddito. Poiché nessuno dei due è coniugato o convivente, entrambi possono ricevere il bonus da 100 euro.
Esempio 2. Famiglia coniugata con figli
Il signor Verdi e la signora Blu, coniugati, hanno due figli fiscalmente a carico e un reddito complessivo ciascuno inferiore a 28.000 euro. In questo caso, il bonus spetta a uno solo dei coniugi, a scelta, purché gli altri requisiti siano rispettati.
Esempio 3. Genitore monogenitoriale
La signora Neri, madre single e unica responsabile di un figlio fiscalmente a carico, ha un reddito di 22.000 euro. Essendo l’unica titolare dei requisiti, può ricevere il bonus.
Esempio 4. Famiglia con figli da relazioni diverse
Il signor Bianchi, coniugato con la signora Rosa, ha un figlio fiscalmente a carico avuto da una precedente relazione. In questo caso, il bonus spetta solo a uno dei genitori del figlio comune.
Richiesta del Bonus Natale 2024
Si ricorda che il Bonus Natale da 100 euro viene erogato su richiesta del lavoratore dipendente al proprio datore di lavoro (sostituto d’imposta). La domanda viene inoltrata tramite un’Autodichiarazione al datore di lavoro.
Se il lavoratore non ha presentato domanda o il bonus non è stato erogato dal datore di lavoro, può richiederlo tramite la dichiarazione dei redditi per l’anno 2024, da presentare nel 2025.
Quando viene erogato
Il bonus viene riconosciuto in concomitanza con la tredicesima mensilità. Per coloro che non ricevono la tredicesima, sarà inserito in un’altra mensilità a discrezione del datore di lavoro.
Cosa succede se il bonus non spetta
In caso di percezione indebita, il lavoratore è obbligato a restituire l’importo ricevuto, che verrà recuperato attraverso il conguaglio fiscale. Le principali cause di esclusione includono:
- superamento del limite di reddito complessivo.
- assenza di figli fiscalmente a carico.
- coniuge o convivente già beneficiario del bonus.
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