Bonus Natale, ultima chiamata. Gli statali i cui stipendi sono gestiti da NoiPa hanno ancora 24 ore di tempo, ovvero fino a domani (venerdì 22 novembre) alle dodici, per richiedere i 100 euro una tantum resi disponibili dal governo per sostenere le famiglie con redditi sotto i 28 mila euro in un momento dell’anno in cui le spese aumentano. I dipendenti delle aziende ospedaliere e sanitarie invece avranno un po’ più di tempo: nel loro caso il termine entro cui presentare la domanda scade il 27 novembre, quindi mercoledì prossimo. Lo ha specificato il ministero dell’Economia nelle sue Faq dedicate alla misura introdotta con il decreto Omnibus. Misura che raggiungerà oltre 4 milioni e mezzo di famiglie adesso che la platea dei beneficiari è stata estesa anche ai genitori single con almeno un figlio a carico. Eliminato in corsa il requisito di avere il coniuge a carico.
Come richiedere il bonus
Il pagamento del bonus Natale avverrà con la tredicesima. L’aiuto è riservato ai soli lavoratori dipendenti, perciò chi ha svolto un’attività di consulenza o di collaborazione con una Pa non ne ha diritto. I lavoratori del settore pubblico la cui partita stipendiale è gestita da NoiPa possono presentare la domanda per il bonus Natale tramite la funzionalità “Self service” che è stata messa a loro disposizione nell’area personale del portale (menù “Servizi”, ambito “Stipendiali”). L’accesso all’area privata del portale NoiPA è possibile esclusivamente con Spid, Cie e Cns. Nel caso in cui le informazioni nelle tabelle relative ai figli dovessero risultare mancati o non aggiornate, il richiedente deve indicare i codici fiscali dei ragazzi e cliccare sul tasto “Verifica”. Le istanze non possono essere modificate. In caso di errori è necessario annullare la domanda e procedere con un nuovo invio. Chi non si farà avanti entro il 22 novembre, come detto, non riceverà i 100 euro netti una tantum a dicembre. In compenso, il bonus gli verrà erogato l’anno prossimo, tramite la dichiarazione dei redditi 2024.
Limiti
L’intervento, che allo Stato costerà circa 450 milioni di euro nel complesso, accompagna altre agevolazioni con cui il governo punta a sostenere le famiglie meno abbienti e spingere la crescita economica. Per essere considerati “a carico” i figli devono presentare un reddito entro i 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. La soglia sale a quattromila euro per i figli con un’età non superiore a ventiquattro anni. Quanto al limite di 28mila euro di reddito complessivo, sopra il quale non si ha diritto all’aiuto di Natale, questo si calcola al netto dell’abitazione principale, considerando il cosiddetto reddito di riferimento, computando la quota esente dei redditi agevolati, nonché quelli soggetti a imposta sostitutiva.
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