Ormai è un mese che è partito l’obbligo per imprese e lavoratori autonomi di avere la patente a crediti.
Anche senza andare a vedere i numeri delle imprese e lavoratori autonomi che l’hanno richiesta (non parliamo di ottenuta che è un qualcosa ancora lontano da venire), nonché dei professionisti che la dovranno richiedere (ma di questo parleremo dopo), qualche riflessione ritengo sia importante andarla a fare. Partiamo parafrasando il titolo di un brano di Edoardo Bennato “Dotti, Medici e Sapienti” che nel testo ci raccontava di questo malato molto grave, che potrebbe benissimo essere il cantiere come viene visto nell’immaginario collettivo, al cui capezzale si portavano tutti quanti per esprimere il loro parere.
Tutti venivano consultati per parlare, giudicare, valutare e provvedere, proponendo cure, anche radicali, per trovare dei rimedi per il cantiere in questione.
Ma cosa c’entra questa canzone con il nostro cantiere? Perché ancora una VOLTA ci troviamo in un mondo dove tutti sono diventati improvvisamente esperti di cantieri,
- esperti di quello che succede nei cantieri,
- esperti di attività di cantiere,
- esperti di sicurezza e salute dei lavoratori che operano nei cantieri.
Tutti esperti, anche chi nei cantieri non c’è mai stato una volta, però si atteggia a sapiente. Ci sono poi i Dotti, soggetti che hanno un’ottima conoscenza della normativa, dei principi giuridici, degli apparati burocratico-amministrativi, ma che non hanno idea di come funziona un cantiere ed infine ci sono i medici (naturalmente senza alcun riferimento ai medici veri) che hanno, o dicono di avere, la ricetta giusta per ogni malanno del cantiere.
Ecco che queste persone, pur non essendo mai state a contatto con l’attività di cantiere, con la vita di cantiere, che probabilmente non sanno nemmeno cosa succede all’interno di un cantiere temporaneo o mobile o come funziona, si atteggiano a censori del settore, si trasformano in super esperti, sì propongono come i risolutori supremi delle criticità dei cantieri.
In questo periodo
- ne abbiamo visti e sentiti molti (e magari io rientro a pieno titolo in questa categoria),
- abbiamo letto di tutto e di più,
- abbiamo trepidato in attesa di sapere come la qualificazione delle imprese sarebbe divenuta la panacea di tutti i mali,
- abbiamo sperato che la patente a crediti non sarebbe stato l’ennesimo adempimento burocratico, ma avrebbe effettivamente aperto le acque come un novello Mosè che separa i buoni operatori da un mondo sommerso di irregolarità ed insicurezza.
E invece? E invece qualcosa è effettivamente successo, dal primo ottobre tutto è cambiato, la patente ha avuto il suo decorso, però? Però nulla è cambiato e tutto è rimasto come prima:
- i Committenti devono controllare che le imprese verifichino i documenti previsti nel ITP (idoneità tecnico professionale) quali DURC, Camera di Commercio, DVR con l’aggiunta della patente a punti, ma magari i committenti – soprattutto i privati che ristrutturano casa – non lo sanno o si fidano dell’impresa che dice di avere tutto (ho davanti agli occhi un esempio eclatante avvenuto proprio in questi giorni),
- patente a punti che però al momento non è altro che la dichiarazione /autocertificazione di avere DURC, Camera di Commercio, DVR, e qualcosina d’altro,
- le imprese serie continuano a lavorare rispettando i lavoratori,
- le imprese meno serie, continuano a lavorare non rispettando i lavoratori,
- i lavoratori autonomi seri, rispettano le regole,
- i lavoratori autonomi meno seri, non rispettano le regole.
Nulla di diverso da prima.
Ma torniamo ai Dotti, Medici e Sapienti. Dobbiamo dire che negli ultimi mesi tutti noi abbiamo cercato di meglio comprendere come sarebbe stato il nuovo mondo dei cantieri alla luce delle modifiche relative alla qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, e lo abbiamo fatto pienamente consapevoli che parliamo di un mondo molto complesso, ne semplice, ne lineare, ed in cui
- la numerosità delle ditte e la frammentazione dell’apparato produttivo presente in questo settore,
- le procedure di lavoro,
- le sequenze operative,
- i tempi imposti dai Committenti o dalle norme (in questo periodo scadenze PNRR in primis);
- la difficoltà a trovare personale qualificato, anzi a trovare personale in assoluto;
- l’aumento dei costi delle materie prime,
- le dimensioni ridotte di molti cantieri,
- tanti altri aspetti che per brevità non vado a riprendere o riportare,
da sempre portano alla necessità di un impegno costante, continuativo ed efficace per la prevenzione dei rischi nell’ottica della salute e sicurezza dei lavori.
E allora? Allora nulla. Ci siamo trovati a disquisire di patente, spero non a scapito della sicurezza: articoli, formazione, informazione, quesiti, riflessioni, approfondimenti, dubbi, FAQ (provate a dettare la parola faq ad un commutatore automatico voce/scritto e vedete che vi scrive) e tanto altro ancora.
Tutto sulla patente. Negli ultimi mesi sull’argomento si è disquisito in lungo ed in largo, mettendo altri aspetti, probabilmente molto più importanti dal punto di vista della sicurezza, in secondo o terzo piano.
Forse a qualcuno è sfuggito che non di sola patente a crediti vive la sicurezza degli operatori all’interno dei cantieri, non basta aver messo alcune crocette (sperando come è successo in passato, di non venir “beccati” dagli organi di vigilanza) ed aver ottenuto il tanto agognato bollino, la sicurezza, quella vera, si basa su
- consapevolezza;
- rispetto delle regole;
- investimenti economici;
- formazione, informazione ed addestramento dei lavoratori;
- certezza della pena (su questo lascio ai giuristi la discussione relativa al tema della colpa grave).
Spero in futuro di essere smentito rispetto a questa riflessione, con la dimostrazione che la patente, così come congeniata, porterà a dei benefici alla sicurezza all’interno dei cantieri.
Ed allora ora che la patente è definita, possiamo tornare ad occuparci dei non ancora emanati accordi stato regioni relativi alla formazione dei datori di lavoro del mondo delle costruzioni (Costruzioni? Settore edile? Operatori che lavorano in un cantiere come definito dalle norme? Imprese affidatarie ed esecutrici o tutti quelli che entrano in cantiere? No, basta, mi fermo… altrimenti ripartiamo in loop con quanto successo negli ultimi mesi).
Chiudo dichiarandomi ottimista. Già l’ottimismo, quello non ci manca, ed allora possiamo dirci ottimisti e sperare che a regime, il sistema della patente a crediti permetterà di separare i buoni e i cattivi. Ma questa non è una canzone, ma addirittura un album dello stesso Bennato. Album che dell’ottimismo non ha certamente i canoni filosofici che possiamo immaginare e che in una canzone ci dice che
“… non è il caso di agitarsi – bravi, su, fate i bravi ragazzi – vedrete che poi sistemeremo tutto”.
E ci ricorda che “ora si tratta solo di aspettare”.
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS
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