Urso: “La cultura è il differenziale che rende competitivo il Paese”, Bernini: “Il francobollo ha una dimensione storica, culturale e artistica”
L’amore per il sapere, la dedizione di chi insegna, la passione di chi impara: questo il significato racchiuso nei tre francobolli ordinari presentati oggi a Palazzo Piacentini, nella Sala Biblioteca del Mimit, che sono parte della serie tematica “Le Eccellenze del Sapere”.
I tre francobolli celebrano l’impegno nella formazione dei giovani, rendendo omaggio all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, che festeggia ottocento anni dalla sua fondazione, e alle Università degli Studi di Trieste e di Firenze, entrambe giunte al traguardo dei cento anni. L’emissione filatelica vuole essere un omaggio e un ringraziamento per l’attività e l’opera di formazione e ricerca svolta dai tre Atenei, la cui storia va di pari passo con quella del nostro Paese e si intreccia con il destino di milioni di studenti che hanno fatto grande il nostro Made in Italy.
Alla cerimonia di emissione e annullo filatelico, presieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini e dal sottosegretario di Stato con delega alla filatelia, Fausta Bergamotto, sono intervenuti i Magnifici Rettori delle tre Università protagoniste: il prof. Roberto Di Lenarda, per l’Università di Trieste, la prof.ssa Alessandra Petrucci, per l’Università di Firenze, e il prof. Matteo Lorito, per l’Università Federico II di Napoli. Presenti, inoltre, i rappresentanti di Poste Italiane e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
“Oggi, più che mai, dobbiamo valorizzare chi siamo e da dove proveniamo – ha dichiarato il ministro Urso -. Gli italiani sono riconosciuti a livello globale come grandi produttori di cultura per l’umanità: un differenziale che rende competitivo il nostro Made in Italy. Conoscenza, studio e scienza sono fondamentali, il contributo fornito dai nostri atenei e dai centri di ricerca”.
“C’è un legame tra il valore simbolico del francobollo e il valore reale delle Università. E questo legame è essere insieme testimonianza del passato e al tempo stesso anche anticipatori del futuro, di come immaginiamo il futuro”, ha dichiarato il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. “Ma non solo, così come l’alta formazione, il francobollo è simbolo di connessione tra persone. Ha un valore unico. Ha un fascino unico, che è quello di raccontare storie, commemorare e celebrare anniversari e personalità. Ha una dimensione storica, culturale e artistica”, ha concluso Bernini.
La vignetta del francobollo dedicata all’Università di Napoli nasce da un bozzetto di Maria Carmela Perrini e rappresenta una prospettiva della facciata principale dell’Università, che è stata istituita il 5 giugno del 1224 dall’Imperatore del Sacro Romano Impero; in alto a destra, si staglia il logo dell’Ateneo.
Stessa bozzettista anche per il francobollo dell’Università degli Studi di Firenze, che raffigura l’ingresso del Rettorato dell’Università quest’anno celebra i 100 anni dalla sua fondazione. In alto, a sinistra, è riprodotto il logo istituzionale dell’Ateneo.
Il francobollo dell’Università degli Studi di Trieste, infine, riproduce su uno sfondo che riprende i colori istituzionali del centenario dell’Università, una rivisitazione del logo dell’anniversario che raffigura, con un’illustrazione al tratto, l’edificio centrale dell’Ateneo alle cui spalle sorge, come un sole, il numero “100”, a indicare gli anni trascorsi dalla sua fondazione. Il bozzettista è Paola Russo.
I tre francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e distribuiti da Poste Italiane, con indicazione tariffaria B, in 250.020 esemplari ciascuno.
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