Chi non si è mai trovato in difficoltà davanti a una spesa imprevista? A volte basta un imprevisto o un temporaneo squilibrio tra entrate e uscite per mettere in crisi il bilancio familiare. Quando i risparmi non bastano, e chiedere aiuto a parenti o amici non è un’opzione, la necessità di trovare una soluzione pratica e veloce diventa prioritaria. In questo senso, una soluzione interessante è rappresentata dal Mini Prestito BancoPosta.
Proposto da Poste Italiane, in collaborazione con Compass Banca SpA, l’opzione consente di ottenere importi fissi di 1.000, 2.000 o 3.000 euro in tempi rapidi e con modalità semplificate. Una soluzione particolarmente utile per chi è titolare di una carta Postepay Evolution.
Scopriamo insieme in cosa consiste, chi può averlo e quanto costa.
Mini Prestito BancoPosta, cos’è e a chi spetta
Il Mini Prestito BancoPosta è pensato per essere accessibile e privo di lungaggini burocratiche. Insomma, niente garanzie complicate: basta rispettare alcuni requisiti semplici e chiari.
Può fare richiesta chi ha un’età compresa tra i 18 e i 76 anni (non ancora compiuti al termine del rimborso), è titolare di una carta Postepay Evolution, risiede in Italia e percepisce un reddito dimostrabile da lavoro o pensione prodotto sul territorio nazionale.
Le somme richiedibili sono di importo fisso: 1.000, 2.000 o 3.000 euro. Dopo l’approvazione, l’importo viene accreditato direttamente sulla carta Postepay Evolution entro cinque giorni lavorativi. Documenti richiesti: carta d’identità, tessera sanitaria e un documento che attesti il reddito. Tutto qui.
Il rimborso è altrettanto semplice, suddiviso in 23 rate mensili fisse, addebitate in automatico sul conto BancoPosta o sulla stessa Postepay Evolution.
Quanto costa
Il Mini Prestito BancoPosta da 1.000 a 3.000 euro adotta un piano di ammortamento alla francese, dove la rata mensile è composta da una quota capitale crescente e una quota interessi decrescente. La prima rata è maggiorata degli oneri fiscali previsti dal contratto.
Il tasso di interesse annuo nominale massimo (TAN) è fissato al 14,37%, mentre il TAEG massimo raggiunge il 15,66%. Facciamo un esempio per avere un’idea chiara sui costi.
Supponiamo di voler richiedere un prestito di 2.000 euro: in questo caso il piano di rimborso prevede 23 rate da 100 euro ciascuna, per un costo totale del credito pari a 305 euro. Di questi, 300 euro rappresentano gli interessi, mentre 5 euro costituiscono l’imposta sostitutiva applicata al contratto. L’importo complessivo da restituire sarà quindi pari a 2.305 euro.
Come funziona il Mini Prestito BancoPosta
Il Mini Prestito BancoPosta è stato progettato per essere semplice e conveniente, eliminando costi superflui e complicazioni inutili. Non sono previste spese di istruttoria, né costi per l’incasso delle rate se si opta per l’addebito automatico o per il pagamento tramite bollettini postali. Non ci sono neanche costi per la gestione della pratica o per l’invio di comunicazioni periodiche.
Tuttavia, il pagamento tramite bollettini postali comporta un costo a carico del cliente, così come eventuali spese per insoluti, calcolate secondo i criteri del sistema bancario. L’unico costo fisso è l’imposta sostitutiva di 5 euro applicata al contratto. Non è richiesta l’attivazione di assicurazioni o di contratti accessori, rendendo l’offerta ancora più trasparente e vantaggiosa.
Insomma, con il Mini Prestito BancoPosta tutto è pensato avere la liquidità necessaria nel più breve tempo possibile, senza troppi passaggi e a costi contenuti.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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