Lo scontro interno all’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria assume proporzioni sempre più importanti. Sembra di assistere ad una contesa calcistica delle più tese, un ‘derby’ inedito e particolare tra Reggio Calabria e Roma.
Tutte le strade infatti portano alla Capitale, sia nel caso delle vicende che interessano più strettamente l’Ateneo, che il nuovo cda ‘alternativo’ promosso dal sindaco Giuseppe Falcomatà, con Pasquale Basilicata di recente nominato presidente.
La situazione, come ormai più che noto, è poco chiara. Maggiormente delineati invece i rispettivi obiettivi e collegamenti dei due contendenti.
L’ateneo reggino in un comunicato datato 23 ottobre affermava di aver scelto “un progetto serio, rigoroso e sostenibile come quello presentato da AIB (notizia anticipata da CityNow lo scorso 11 ottobre, ndr)”.
La volontà è quindi quella di fare entrare nuovi investitori, ovvero l’AIB, l’Accademia Internazionale Benefit SRL.
All’interno della stessa Accademia, secondo quanto raccolto si troverebbero gli stessi investitori della Università telematica UniMarconi, i cui sostenitori sono Fondazione Tertium di Roma e la Fondazione Marsilio Ficino di Roma.
Volontà che però deve fare i conti con il parere del Ministero dell’Università, che (comprensibilmente) non ha ancora dato il via libera visto l’incredibile e inaccettabile intreccio che vede prigioniera l’Università per Stranieri di Reggio Calabria.
C’è poi il nuovo Presidente del cda della Dante Alighieri Pasquale Basilicata, ex Direttore Generale di Roma 3.
La nomina di Basilicata porta dritto ad Andrea Riccardi, ex Ministro, Presidente della società Dante Alighieri di Roma. Fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Riccardi è profilo di assoluto spessore e di valore riconosciuto.
L’obiettivo principale di una Dante Alighieri rinata e affidata pienamente a Pasquale Basilicata non sarebbero i corsi di laurea ma i corsi di lingua italiano agli stranieri e il mercato delle certificazioni per i permessi di soggiorno e le cittadinanze.
Questo il vero core business (appetibile anche a UniMarconi) dell’Università per Stranieri di Reggio Calabria, requisiti che potrebbero assicurare un enorme sviluppo e approdo di giovani studenti stranieri in riva allo Stretto, ulteriormente incentivato dai voli Ryanair.
Percorso con Aib e UniMarconi che però sarebbe lontano dalle intenzioni del Cda guidato da Pasquale Basilicata.
I corsi di laurea, in questo scenario, potrebbero essere ricollocati all’Università Mediterranea o all’Universita di Messina dal Ministero, non sussistendo più i requisiti ministeriali.
Blitz romano e nuovo Rettore?
La guerra intanto va avanti, ed è anche ‘certificata’ dall’inedita e recente presenza di alcune guardie di sicurezza all’ingresso dell’Università Dante Alighieri, che secondo alcuni chiederebbero i documenti all’ingresso.
Un blitz potrebbe arrivare nella giornata di domani, venerdi 22 novembre. Secondo quanto raccolto infatti, la convocazione in extremis di un nuovo Cda dell’ateneo potrebbe portare all’elezione di un nuovo Rettore. Da ricordare come si tratta di un Cda zoppo, privo di numerosi membri, compresi i due consiglieri in attesa ‘eterna’ di reintegro ovvero Scarfone e De Medici, reintegro peraltro già ribadito da diverse sentenze.
Precisamente, si tratterebbe di Simona Totaforti quale nuovo Rettore dell’Ateneo. Attualmente decana, di origini romane, professore ordinario di Sociologia urbana presso l’UNIDA – Reggio Calabria, dove insegna Sociologia urbana, Sociologia dell’innovazione economica e Analisi dei fenomeni migratori presso il Dipartimento di Scienze della Società e della Formazione d’Area Mediterranea, dove è stata Direttrice del Dipartimento dal 2020 al 2023. Totaforti inoltre è professore a contratto di Criminologia ambientale e di Conflitti ambientali e sostenibilità territoriale presso l’Università Telematica “N. Cusano” di Roma.
Un consiglio di dipartimento dell’ateneo si è tenuto invece nella giornata di ieri, mercoledi 20 novembre, e ha portato ad innalzare ulteriormente il livello dello scontro tra le parti.
“Comunicazioni del Direttore” e “Mozione a tutela dell’integrità degli Organi dell’Ateneo” i due punti all’ordine del giorno.
“Il Direttore del Dipartimento comunica ai Colleghi la grave preoccupazione e lo sconcerto per le notizie relative alla convocazione da parte del sindaco Falcomatà di una riunione di un Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, ritenuto illegittimo in quanto alternativo a quello ufficiale.
Questo “Consiglio” risulta composto dallo stesso sindaco, dal Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Dott. Antonino Tramontana, e da ulteriori componenti appartenenti a un soggetto non noto all’Ateneo, in totale violazione dello Statuto vigente dell’Università.
I componenti del Consiglio, tra professori, ricercatori e rappresentanti studenteschi, si esprimono fermamente e unanimemente per rigettare qualunque tentativo di indebita ingerenza esterna, condividendo la preoccupazione e lo sconcerto del Direttore e stigmatizzando l’operazione come un atto di inaudita gravità.
I professori e ricercatori del Dipartimento condannano con forza questi tentativi, ritenuti forzosi e plateali, e auspicano che i protagonisti vengano chiamati a rendere conto di fronte alle competenti autorità”.
Questa la sintesi del comunicato stampa, forse il milionesimo di questa incredibile e imbarazzante vicenda, emesso nella giornata di oggi. Un nuovo attacco al sindaco Giuseppe Falcomatà, al presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana e in generale al Cda che ha visto la recente nomina di Pasquale Basilicata quale nuovo presidente. Domani, facile giurarci, andrà in scena l’ennesima puntata fatta di intrighi, accuse, misteri e colpi di scena…
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