Il Tribunale del Riesame ha iniziato a confermare le misure cautelari emesse nell’ambito dell’operazione antidroga condotta dai Carabinieri della Compagnia di Avellino. A fine ottobre, i militari avevano dato esecuzione a quindici provvedimenti cautelari disposti dal Gip del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, su richiesta della Procura locale. Le decisioni impugnate da alcune difese degli indagati sono state esaminate dall’Ottava Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli, che ha confermato le misure.
I dettagli sugli acquisti di metadone
Dall’ordinanza di novanta pagine, eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, emergono ulteriori particolari sui profili degli indagati, tra cui liberi professionisti, imprenditori e commercianti. Questi, secondo le indagini, fornivano crack, cocaina, hashish e persino metadone ad altri professionisti della zona. Il metadone era ottenuto dal Ser.D. di Avellino.
Le attività investigative, coordinate dalla Procura di Avellino sotto la guida del procuratore Domenico Airoma e condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale, hanno documentato che due indagati, tra cui un odontotecnico non più in attività da anni, si scambiavano il farmaco oppiaceo contenuto in boccette di vetro. Grazie alle intercettazioni, è stato possibile accertare la vendita del metadone: ogni boccetta integra veniva ceduta a quindici euro, mentre quelle parzialmente utilizzate erano vendute a cinque euro.
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