CREMONA – Anche in Consiglio comunale il fronte della sicurezza resta caldo. La prima delle interrogazioni presentate, a prima firma della leghista Jane Alquati, è stata proprio relativa alle misure adottate per il contrasto a fenomeni di violenza nelle aree di piazza Roma e via Dante. Per Alquati «le misure di controllo attuate fino ad oggi non hanno portato ad una risoluzione concreta dei problemi» e pertanto sarebbe opportuno attuare nuove misure sia per un incremento del presidio di polizia nelle aree sensibili sia rivedere i progetti educativi messi in campo dal comune.
Di un altro parere è stato l’assessore alla sicurezza Santo Canale che ha risposto citando i provvedimenti adottati, «dal presidio fisso ai giardini all’azione di controllo interforze delle aree maggiormente a rischio». Per quanto riguarda il fronte della videosorveglianza Canale informa che delle 89 telecamere, tra quelle comunali e di competenza dell’Aler, 36 sono attualmente guaste. «Relativamente a queste è in corso una valutazione di carattere economico e un’interlocuzione con il gestore per stabilire una programmazione temporale ed economica per la loro sistemazione».
Sul fronte educativo invece è stato stipulato un accordo con l’istituto Einaudi: «Sono state coinvolte una decina di classi per un totale di oltre un centinaio di alunni. L’obiettivo di questi incontri è stato quello di descrivere la situazione psicologica di chi subisce azioni di violenza e prevaricazione, nonché effettuare una riflessione sulla responsabilità personale di chi entra nella vicenda di violenza come attore o come spettatore».
In conclusione degli interventi l’assessore Canale ha voluto soffermarsi sul caso del giovane che, dopo aver denunciato un’aggressione notturna, ha ritrattato le sue dichiarazioni ammendo di essersi inventato tutto: «Non penso che ci sia bisogno di esprimere giudizi al riguardo ma penso che questa vicenda sia emblematica di come le questioni di sicurezza vengano spesso trattate con leggerezza. Invito pertanto tutti i cittadini ad approfondire prima di trarre conclusioni affrettate». Un invito alla pacatezza cui si è unito anche il presidente del Consiglio comunale Luciano Pizzetti.
Un’altra mozione che ha sollevato il tema sicurezza è stata presentata dal consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Carotti che ha chiesto delucidazioni rispetto al rapporto con il centro sociale Kavarna al Cascinetto. Anche in questo caso a prendere la parola in risposta è stato Canale: «Si tratta di un tema di legalità e di ordine pubblico e come tale non ci muoviamo da soli. In questo senso sottoporremo la questione all’agenda politica della Prefettura».
La vicesindaca Francesca Romagnoli
ALIQUOTE IMU IN RIALZO: «UNA MINI-PATRIMONIALE»
«I costi di beni e servizi aumentano e il bilancio comunale resta lo stesso. Di fronte a questo ci sono due strade, tagliare i servizi o aumentare il gettito. Abbiamo scelto la seconda, considerando che gli aumenti in aliquota non riguardano tutti e sono scostamenti minimi». Ad annunciare gli aumenti di alcune aliquote Imu è, a margine del Consiglio comunale di oggi, l’assessore al bilancio Francesca Romagnoli. L’aliquota ordinaria resta uguale, fissa all’1,06%, e verrà applicata anche alle abitazioni affittate a canone agevolato per le quali ora valeva un indice dello 0,94% e le abitazioni rurali e terreni agricoli che oggi sono allo 0,81%. Le abitazioni date in uso gratuito ai famigliari subiranno un aumento passando dallo 0,88% allo 0,98%.
La revisione delle imposte comporteranno anche la fine delle agevolazioni per alcuni comparti produttivi: botteghe storiche, stabilimenti industriali, artigianali e negozi vengono parificati all’aliquota ordinaria. Stesso discorso anche per gli immobili inseriti nei pacchetti localizzativi – ovvero quei comparti della città che necessitano di importanti opere di rigenerazione urbana – finora agevolati con un aliquota ridotta allo 0,76%. Si delinea così il quadro di quella che Romagnoli definisce «una sorta di mini-patrimoniale cremonese». Dal gettito Imu, a fronte delle modifiche, il Comune si aspetta di incassare il prossimo anno 21 milioni e 21 milioni e 600mila euro, in aumento di 1 milione e 360 mila rispetto al 2024, tenendo anche conto di 200mila euro di recupero di evasione attuato quest’anno.
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