La Campania è tra le prime regioni italiane, dopo Lombardia e Veneto, a ricorrere al Fondo di garanzia PMI: oltre 3,1 miliardi di euro di nuovi finanziamenti, tra gennaio e settembre 2024, per 15.141 operazioni accolte con particolare riferimento al settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio; ad attività dei servizi di ristorazione; al trasporto terrestre e mediante condotte. E ancora, alla costruzione di edifici, a lavori specializzati nelle costruzioni e alle industrie alimentari.
Sul totale nazionale, significa una quota regionale del 10,6%, rispetto ai nuovi finanziamenti, e del 9,3% rispetto alle domande accolte. I dati sono emersi dal convegno del mondo dei Confidi sul tema “Legge 108/96, il Fondo di garanzia per agevolare l’accesso al credito alle Pmi e prevenire il fenomeno dell’usura” svoltosi ieri a Napoli.
Operatività
«Parliamo di uno strumento particolarmente efficace per favorire l’accesso al credito dice Giuseppe Nargi, Presidente della Commissione regionale Abi Campania -. Ora è necessario confermarne l’operatività al termine del periodo di sperimentazione, realizzatasi nel corso di quest’anno, della riforma introdotta dal DL Anticipi». Nargi, che è Direttore regionale Sud di Intesa Sanpaolo, ha anche evidenziato che, nell’ambito del Disegno di Legge di Bilancio 2025, «è necessario confermare la regolamentazione introdotta con il Decreto “Anticipi”, rendendola strutturale, affinché banche e imprese possano programmare la propria attività, avendo certezza delle agevolazioni pubbliche disponibili. Tale iniziativa dovrebbe inoltre essere accompagnata da un adeguato rifinanziamento dello strumento agevolativo per il 2025».
La stessa Legge di bilancio prevede una serie di modifiche alla regolamentazione del Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura, da tempo richieste, che ne possono rilanciare l’attività, favorendo il dialogo e la collaborazione con il settore bancario. Nell’incontro si è evidenziato, in particolare, che le attività di contrasto e di prevenzione sono una priorità assoluta da perseguire mediante ogni utile promozione e incremento degli strumenti di sostegno alle microimprese e alle famiglie in momentanea difficoltà. In questo contesto, si fa osservare da parte della Commissione regionale Abi, «devono essere rivolte massima attenzione e tutela alle vittime che abbiano denunciato fatti estorsivi e di usura ed abbiano chiesto l’accesso al “Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura”. Da questo punto di vista, si propone di implementare il ricorso al microcredito sociale per finanziamenti finalizzati a promuovere progetti di persone fisiche in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale».
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