la fondamenta rinata con boom di bacari, turisti e movida. I fondi (un milione e mezzo) dirottati ai lavori pubblici #finsubito prestito immediato

CHIOGGIA – I bàcari, moltiplicatisi oltre ogni previsione lungo Fondamenta Vena dopo il covid, decretandone un formidabile rilancio turistico, hanno reso inutile il ricorso al milione e mezzo di euro accantonati dal Comune nel 2018 che sarebbero dovuti essere destinati alle vecchie attività tradizionali fisse ed ambulanti che, prima del covid, stavano chiudendo una dopo l’altra. Grazie all’inatteso “miracolo”, venuta meno l’opportunità di incentivi “a perdere”, peraltro di dubbia efficacia contro lo spopolamento commerciale della riva, la somma sta per essere dirottata ai Lavori pubblici. 750 mila euro saranno destinati alla manutenzione della pavimentazione stradale; altrettanti alla ricostruzione dell’arena Duse, per il cui completamento i fondi Pnrr già disponibili si sono rivelati insufficienti.

COMMISSIONE

I provvedimenti sono stati annunciati nel corso dell’ultima seduta della commissione Affari istituzionali presieduta da Marco Lanza. Nessuno ha obiettato sul fatto che il Comune abbia deciso in tal senso, preso atto che i bàcari e qualche altra nuovissime attività hanno già risolto tutto senza alcuna spesa per la collettività. Le minoranze, però, hanno sollevato perplessità riguardo il fatto che la somma stanziata per l’arena appena lo scorso anno per l’arena risulti già insufficienti. Vorrebbero saperne di più anche sulla programmazione delle manutenzioni stradali. Chiedono, infine, la convocazione di commissioni anche in vista di ulteriori provvedimenti analoghi riguardanti altre situazioni ormai superate dai tempi. Benché adottato in tempi relativamente recenti, il capitolo di spesa in fase di azzeramento, si giustificava ampiamente. Lungo la riva, prima del covid, dei numerosi ambulanti che fino ad una ventina d’anni fa andavano a gonfie vele ne sopravvivevano ormai pochissimi. Nel frattempo avevano chiuso quasi tutti i negozietti. Anche la Commissione di salvaguardia, organo che soprintende all’Urbanistica ed all’Edilizia nell’ambito lagunare caldeggiava l’adozione di provvedimenti finalizzati al salvataggio di sopravvissuti. Aveva esplicitamente chiesto al Comune di intervenire in tal senso, apportando modifiche al Piano particolareggiato. L’epoca in cui, tutte le mattine, la riva brulicava di gente intenta alle compere era dunque ormai un ricordo. Il declino ebbe inizio quando le banchine dovettero essere transennate. Finiti i risparmi, alcuni esercenti furono costretti dichiarare fallimento. Nel frattempo, arrivava la grande distribuzione. Ai supermercati già esistenti, s’andavano ad aggiungere l’ipercoop Clodì, la Decathlon ed il Brico, insediatisi nel parco commerciale di Brondolo. Preso atto della situazione l’allora sindaco Alessandro Ferro dispose la pronta redazione di un regolamento per l’assegnazione dei contributi nel rispetto delle leggi statali e regionali. Poi, venne il covid e non se ne fece nulla. Ma finita pandemia Fondamenta Vena è rinata alla grande, senza bisogno di alcun aiuto.