Manca poco al Bonus Natale da 100 euro erogato in busta paga assieme alla tredicesima per chi rispetta i requisiti. Il contributo però potrebbe dover essere restituito già a dicembre o gennaio. Vediamo perché potrebbe accadere e come evitarlo.
Manca poco al Bonus Natale, il contributo una tantum da 100 euro che verrà erogato in busta paga assieme alla tredicesima per chi rispetta tutte le condizioni per riceverlo. Il bonus è rivolto ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, con un reddito complessivo per il 2024 di 28mila euro, capienza fiscale e almeno un figlio a carico.
Dopo l’allargamento della platea anche i genitori single e alle coppie di fatto, tutti coloro che rientrano tra i beneficiari – a prescindere che siano separati, divorziati o conviventi – potranno richiedere la somma.
Occorrerà prestare attenzione però, perché il decreto legge che ha ampliato il bacino degli aventi diritto, ha introdotto un nuovo limite che riguarda quelle coppie di lavoratori in cui entrambi rispettino i requisiti. Per quest’ultime infatti, non sarà possibile richiedere due volte il bonus (cioè uno per partner), ma solo uno dei due potrà effettuare la domanda.
Il contributo ha il valore di 100 euro netti, che verrano calcolati sulla base dei giorni in cui si è lavorato durante l’anno. Questo significa che chi avrà lavorato per tutto il 2024 potrà vedersi erogata l’intero importo, mentre chi ha iniziato più tardi riceverà una somma più bassa.
Per gli statali c’era tempo fino alle 12:oo di oggi, 22 novembre, per fare richiesta attraverso la procedura online prevista dal portale NoiPa. Per chi lavora nelle Asl e nelle aziende ospedaliere i tempi per inoltrare la domanda si allungano al 27 novembre.
Per i dipendenti privati invece, non è prevista una scadenza ma è consigliabile farlo – attraverso un’apposita autocertificazione – il prima possibile per facilitare le procedure di verifica da parte del datore di lavoro al momento dell’erogazione della tredicesima. Quest’ultimo potrà altresì decidere di fissare un termine per ricevere le domande, ma la scelta è rimessa alla discrezione delle aziende che potranno muoversi autonomamente.
Quali sono i requisiti per il Bonus Natale
Il contributo riguarda tutti i dipendenti, del settore pubblico e privato, purché abbiano un reddito da lavoro dipendente nel 2024 inferiore ai 28mila euro e almeno un figlio fiscalmente a carico. Il beneficio è riconosciuto anche se i figli sono nati fuori dal matrimonio, sono stati adottati, affidati o riconosciuti.
Un altro requisito è la capienza fiscale, per cui l’imposta lorda sul reddito dovrà essere più alta delle detrazioni da lavoro dipendente. Questo comunque, si potrà conoscere solo una volta percepite tutte le mensilità.
Sono esclusi dal bonus i pensionati e chi lavora con un contratto di collaborazione.
Perché i 100 euro potrebbero dover essere restituiti
I 100 euro del bonus Natale potrebbero dover essere restituiti già a dicembre o gennaio. Una volta erogati tutti gli stipendi del 2024, infatti, il datore di lavoro si occupa del conguaglio fiscale, in cui vengono allineate le ritenute Irpef versate con quelle dovute.
L’operazione in genere avviene a fine anno ed è visibile nell’ultima busta paga. Al momento del conguaglio il datore verifica che il dipendente risulti effettivamente in linea con i requisiti del bonus richiesto: se questi vengono meno il datore dovrà procedere a recuperare la somma versata.
C’è quindi il rischio che il dipendente si veda erogare il contributo a Natale assieme alla tredicesima, ma che poi si trovi costretto a restituirlo se non rientra tra gli aventi diritto. Per evitare questa spiacevole circostanza dunque, è bene accertarsi di avere tutte le carte in regola per fare domanda, a partire dal limite di reddito.
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