“Ai manager il bonus, a noi nemmeno un euro”: braccia incrociate all’Ikea di Casalecchio #finsubito prestito immediato

I dipendenti dello stabilimento di Casalecchio dell’Ikea in stato di agitazione contro “la mancata corrispondenza del bonus di produzione ai lavoratori, a fronte di un utile di 12 milioni di euro” registrato nel negozio bolognese. Queste le ragioni della mobilitazione indetta da Filcams Cgil, che ha deciso di presentare “a sorpresa” un pacchetto di sedici ore di sciopero.

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Così nella mattinata “oltre il 70% del personale di tutti i reparti” ha incrociato le braccia durante la prima tranche di quattro ore, dichiara la rappresentante sindacale Miriam Planesio, che attacca: “Mentre la fascia dei manager ha ricevuto un premio piuttosto consistente, ai lavoratori dai quarti livelli in giù” – tra cui quelli ad accoglienza, vendita, progettazione, logistica e food – “non hanno visto un euro di bonus in busta paga”. Un’ “anomalia”, prosegue Planesio, specificando che fino all’anno scorso l’azienda aveva corrisposto anche a quelle categorie un premio medio di 1500 euro.

I lavoratori e le lavoratrici rivendicano anche migliori condizioni di lavoro: “Neanche un ‘ghello’, ma neppure lo sgabello”, gridano al megafono davanti all’ingresso dello stabilimento: “Lavoratori spostati di reparto senza adeguata formazione, inefficienze e il negozio che è un cantiere continuo e rende difficile allestire e rendere appetibili gli acquisti – recitano i volantini distribuiti – Non siamo responsabili delle mancate vendite ma non vogliamo pagare i vostri errori”.

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