La maggioranza discute sull’acquisizione e sulla sostenibilità futura di Catanzaro Servizi, mentre Azione chiede garanzie per i servizi a rilevanza economica.
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L’acquisizione di una porzione del Palazzo “Scaccomatto” da parte del Comune di Catanzaro, prevista per ieri, è stata rinviata a lunedì prossimo, dopo che la seduta di Consiglio comunale è andata deserta, spingendo il presidente Gianmichele Bosco a convocare una seconda riunione. L’approvazione della pratica, che comporterà una variazione di bilancio e la chiusura di un leasing, rimane al centro del dibattito nella maggioranza. L’operazione prevede un pagamento di circa 1,8 milioni di euro da parte dell’amministrazione per risolvere il contratto di leasing con la società partecipata Catanzaro Servizi, che attualmente detiene l’immobile.
Nonostante gli incontri precedenti, non è stata ancora trovata una soluzione definitiva, ma vista l’imminente discussione del punto all’ordine del giorno, è probabile che la situazione si definisca rapidamente. All’interno della maggioranza, tuttavia, c’è chi sottolinea l’importanza di questa decisione per garantire il futuro della società partecipata.
In particolare, il gruppo Azione ha sollecitato che, contestualmente all’acquisizione di Palazzo “Scaccomatto”, venga approvato un atto d’indirizzo che possa dare una prospettiva chiara alla società Catanzaro Servizi. Il consigliere Gianni Parisi ha spiegato che l’impegno formale riguarderebbe l’affidamento a Catanzaro Servizi di nuovi servizi a rilevanza economica, come la gestione dei pontili del porto, della struttura portuale una volta completata, e degli impianti pubblicitari. L’obiettivo è rafforzare la società e consentirle di affrontare con serenità la sua debitoria, permettendo alla società di camminare con le proprie gambe.
In aula, inoltre, si discuterà una mozione presentata dal consigliere Eugenio Riccio, che propone la gestione pubblica del porto, un altro tema cruciale per il futuro economico della città e della sua partecipata.
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