Cerimonia solenne questa mattina, 23 novembre, a Palazzo Tassoni con momenti di forte emozione e toccante commozione per la consegna di tre benemerenze “Adria riconoscente” a Tiziano Bedetti maestro di musica, docente al conservatorio Buzzolla e compositore di fama internazionale; Antonio Morelli comandante provinciale della Guardia di finanza, il quale ha dimostrato un particolare legame di affetto con la città etrusca in questi anni di permanenza in Polesine; Luca Tescaroli magistrato, ha vissuto ad Adria gli anni della giovinezza per poi affrontare alcune tra le indagini più scottanti della Storia Repubblicana: dalla strage di Capaci a “Roma di mezzo”, per arrivare all’attuale impegno contro la “mafia” cinese di Prato e dintorni.
Tre personalità che in ruoli e contesti diversi hanno reso onore alla città. “Ma con un filo rosso comune – ha evidenziato l’assessore Giorgio Crepaldi – Tutti e tre in forme diverse sono servitori dello Stato e della comunità avendo messo a disposizione la propria vita per conseguire un interesse più generale”. Completamente gremita l’aula Cesare Zen, massima espressione del consesso cittadino con rappresentanti delle istituzioni civili, militari, forze dell’Ordine e cittadinanza. Tra le autorità presenti Camilla Strizzi viceprefetto, Maria Olivieri vicario del questore e il capitano Antonio Marullo comandante vicario della compagnia dei Carabinieri di Adria.
Presente anche lo scultore Lino Gialain che ha realizzato il monumento alle Fiamme gialle per il 250esimomo di fondazione del Corpo e posizionato nel capoluogo. Nel dare il saluto di benvenuto, il presidente del consiglio comunale Fortunato Sandri si è detto “onorato di celebrare e rendere omaggio a persone che, ognuna nel proprio ambito, si sono distinte per professionalità, competenza, impegno e abnegazione, contribuendo in modo significativo alla nostra comunità e alla crescita collettiva”.
Da parte sua il sindaco Massimo Barbujani si è soffermato sulle motivazioni che hanno portato all’assegnazione della benemerenza. Rivolto a Tiziano Bedetti, ha ricordato che “con il suo lavoro ha dato lustro alla nostra comunità, portando in alto il nome di Adria e diffondendo la bellezza della nostra cultura attraverso la sua arte”. E ancora: “La sua musica, che tocca profondamente l’anima, rappresenta una testimonianza viva e tangibile di quanto il talento e la passione possano abbattere i confini e unire le persone”. A seguire Emanuela Beltrame ha rievocato le principali tappe del percorso artistico di Bedetti e le sue principali opere.
Parlando di Morelli, il sindaco ha affermato che “è per me un onore e un privilegio rappresentare tutta la comunità istituzionale nel riconoscere e celebrare il suo straordinario impegno che ha segnato in maniera indelebile la storia della nostra provincia e che ha, in maniera particolare, contribuito alla tutela del patrimonio archeologico della nostra città e delle località polesane”. Il colonnello è ormai prossimo alla quiescenza. Subito dopo Luigi Fornaro ha ricordato le principali tappe della carriera professionale di Morelli, mentre Ivano Prosperini ha letto la “Preghiera del finanziere”.
Particolarmente toccanti le parole di Bobo per Luca Tescaroli esordendo con il dire che “rendiamo omaggio a una figura che con la sua dedizione, competenza e instancabile impegno, ha contribuito significativamente alla tutela della giustizia e del diritto nel nostro Paese. Pertanto questo riconoscimento va a coronare un percorso di alta professionalità, integrità e coraggio che hanno sempre contraddistinto la sua carriera”. Una carriera ricordata passo dopo passo da Sandra Passadore soffermandosi anche sui diversi libri pubblicati. In sala erano presenti anche i genitori di Tescaroli, la madre Alberta e il padre Nereo, oltre alla sorella Stefania, già presidente del consiglio comunale. Nel ricordare l’infanzia vissuta ad Adria, Luca ha avuto un momento di comprensibile commozione, condivisa con il padre, ricordando “quando da piccolo venivo in comune a trovare papà segretario comunale: oggi è un’emozione particolare entrare dalla porta principale per ricevere questo riconoscimento di tutta la comunità, con mamma e papà che sono venuti a trovarmi”. In sala anche la moglie Carolina.
Al termine i tre premiati hanno firmato il libro d’onore di Palazzo Tassoni, in via eccezionale il sindaco Bobo ha invitato tutti i presenti a firmare.
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