Cittadini preoccupati dopo quell’iniziativa che prevede il pagamento delle tasse in base ai kg, per molti i comuni battono cassa, per altri è corretto così. Cosa sta succedendo?
La visione che ha il cittadino in merito alle tasse da pagare è sicuramente diverso da quello che hanno i politici, quando applicano tagli e aumenti nei vari decreti. Diciamo che sono scomodi entrambi i ruoli, in quanto il primo cerca un modo per arrivare a fine mese e i secondi, cercano di risanare il debito pubblico e mantenere una sorta di equilibrio.
Sicuramente ogni persona ha una sua visione e una sua soluzione per evitare di dover gravare così prepotentemente sulle spalle dei lavoratori, però purtroppo è sempre la solita storia, il coltello dalla parte del manico non ce l’abbiamo noi e alla fine queste parole vengono confinate alle solite “chiacchiere da bar”.
Per questo motivo non stupisce il fatto che quella voce sul pagamento delle tasse in merito al peso sta dividendo l’opinione pubblica. Cerchiamo di capire precisamente di quale contesto stiamo parlando.
I pagamenti dei vari comuni
Ogni cittadino ha svariati pagamenti di cui tenere conto quando prende il proprio stipendio. Ci sono quelli nazionali, praticamente uguali per tutti, se non differenziati dal fatto che in base al reddito i cittadini possono ottenere sconti, agevolazioni e anche esoneri e poi quelli comunali, che differiscono in base alla città di residenza. Ogni comune è a sé, in quanto può decidere in autonomia, quali e quanti tributi far pagare ai propri cittadini.
Infine ci sono quelle tasse attivate dal contribuente stesso, che possono essere il mutuo della casa, un finanziamento e così via e quelli ovviamente sono differenti da persona a persona, in base a cosa avranno acquistato. A ogni modo ognuno, dovrà proprio tenere conto di tutto questo, per evitare di fare il classico “passo più lungo della gamba”, arrivando così a spendere più di quello che si guadagna. Ma se oltre a questo le tasse fossero commisurate in base al peso, cosa ne pensereste?
Più pesa e più paghi
Questa proposta sta circolando già da diverso tempo, in quanto per esempio in Emilia-Romagna è legge e utilizzano questo metodo per mandare le bollette già da diverso tempo. Non si sa dunque se Salvini e la Meloni estenderanno questa metodologia di pagamento a livello nazionale o se daranno libero arbitrio alle varie regioni. In pratica, per evitare sprechi, c’è chi paga la tassa dell’immondizia in base al peso dei sacchetti che gettano nei bidoni.
Ognuno ha una sorta di peso prestabilito, mediante il quale pagherà una certa cifra, qualora dovesse sforare, la bolletta si gonfierebbe. In questo modo, questa tassa non sarebbe più commisurata in base alla grandezza dell’alloggio, bensì a quanti rifiuti realmente si producono. Non tutti sono d’accordo a questo, voi cosa ne pensate?
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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