Una storia a lieto fine nelle aule del Tribunale di Pesaro. Protagonisti sono un uomo, ex imprenditore e oggi pensionato ed invalido al 75%, un debito di quasi 300 mila euro e Legge3.it, l’organizzazione fondata da Gianmario Bertollo e sua moglie Maria Sole Pavan, che da anni aiuta privati ed imprenditori ad uscire da situazioni di sovraindebitamento.
Il tutto inizia nei primi anni ’90, quando l’uomo, residente nella provincia di Pesaro Urbino, diventa socio al 10% di una società di logistica su strada, e si presta come garante presso la banca per un fido bancario per l’acquisto di un camion del valore di 150 milioni di lire. L’uomo, però, decide dopo pochi mesi di uscire dalla società e per questo si reca presso l’istituto creditore per revocare la sua firma e la garanzia prestata, e il funzionario gli assicura che la pratica è andata a buon fine
Quello sembrava essere un capitolo di vita ormai concluso, finché, circa 10 anni dopo, l’uomo si è trovato coinvolto in un decreto ingiuntivo per il credito residuo, confermato da sentenza. Ancora 10 anni dopo, riceve una nuova comunicazione su un debito di oltre € 158.000, derivante da quell’obbligazione. L’anno successivo, al momento della pensione, subisce un pignoramento di quasi 30 mila euro, seguito da ulteriori trattenute di € 380 mensili e dal pignoramento del conto corrente per 6 mila euro.
A questo si sommarono la richiesta per il rientro di uno scoperto bancario di 34 mila euro, e un prestito di 35 mila euro per l’acquisto di una nuova auto, necessaria per spostarsi e sottoporsi alle cure mediche necessarie. La salute dell’uomo, infatti, era stata minata da diverse situazioni sfavorevoli, portandolo a raggiungere uno stato di invalidità pari al 75%. Il monte dei debiti era arrivato a sfiorare i 300 mila euro, e l’uomo ormai stanco e non più in salute, con solo la sua pensione, di cui parte viene trattenuta ogni mese, era nel pieno dello sconforto, convinto che non ci fosse più nulla da fare. Decide, allora di rivolgersi a Legge3.it, che ha portato il suo caso in Tribunale
Dopo aver appurato che avesse i requisiti per usufruire degli strumenti introdotti dalla Legge n. 3 del 2012, nota anche come Legge Salva suicidi, e dal successivo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, il Giudice del Tribunale di Pesaro ha disposto l’apertura della procedura di liquidazione controllata che porterà allo stralcio di circa il 93% del debito, a fronte di un piano di rientro triennale realmente sostenibile, che prevede il pagamento mensile di 350 euro più le 3 tredicesime.
“Questa vicenda dimostra come la Legge 3/2012 possa offrire la possibilità di avere una nuova vita ripartendo da zero. – Commenta Gianmario Bertollo – Quest’uomo si trovava oppresso dai debiti, una situazione che gli provocava angoscia, andando ad aggravare uno stato di salute già delicato. Stralciando la quasi totalità del suo debito, il Tribunale di Pesaro lo ha riportato alla vita, permettendogli di ritrovare dignità e serenità, e dimostrando che è possibile uscire dal sovraindebitamento con il giusto supporto”.
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