Il D.M. 19/11/2024 (Oneri informativi) definisce i criteri e le modalità per il riconoscimento del Voucher 3I – Investire In Innovazione, volto a promuovere, tra le microimprese e le start-up innovative, la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità connesse alla brevettazione delle invenzioni e a sostenere la valorizzazione dei processi di innovazione tramite il sostegno all’acquisizione dei servizi di consulenza relativi: alle ricerche di anteriorità preventive e alla verifica della brevettabilità dell’invenzione; alla stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi; al deposito all’estero di una domanda di brevetto che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto.
Il Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi del MEF ha reso noto le FAQ relative al Bonus Natale, di cui all’art. 2-bis del D.L. 113/2024, le quali rimandano, per quanto in esse non riportato, alla Circolare n. 19/2024 dell’Agenzia Entrate e al D.L. 167/2024 che ha ampliato la platea dei beneficiari.
La Circolare n. 21/2024 dell’Agenzia Entrate ha fornito i chiarimenti sulle nuove regole per l’ottenimento del Bonus Natale (è pari a 100,00 ed è rapportato al periodo di lavoro) a seguito delle modifiche apportate all’art. 2-bis del D.L. 113/2024 dal D.L. 167/2024 che ha ampliato la platea dei beneficiari. Si ricorda che la Circolare n. 19/2024 dell’Agenzia Entrate (di cui restano ferme, per quanto compatibili, le relative indicazioni) ha fornito i primi chiarimenti con riguardo al Bonus Natale nella versione previgente alle modifiche del D.L. 167/2024 (per gli approfondimenti si rinvia alla Pillola Operativa pubblicata il 14/10/2024).
La Legge di bilancio 2024 ha previsto che il credito d’imposta per l’acquisto della carta dei giornali a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici, di cui all’art. 188 (si applicano, in quanto compatibili, le relative disposizioni e anche le norme in esso richiamate che sono l’art. 4, co. 182-186, della L. 350/2003 e il DPCM 318/2004) del D.L. 34/2020, è riconosciuto anche per gli anni 2024 e 2025, nella misura del 30 delle spese sostenute per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite, rispettivamente nel 2023 e 2024, entro il limite di spesa di 60 milioni per ciascun anno. La Circ.
L’istituto del concordato preventivo, di cui al D.lgs. 13/2024, impone cautela ed attenzione nel momento in cui ci si avveda dell’opportunità di presentare la dichiarazione integrativa. Ciò vale sia nel caso in cui si guardi alla dichiarazione integrativa finalizzata all’adesione al CPB entro il maggior termine del 12 dicembre 2024, sia nel caso in cui ricorra la necessità di rettificare i dati già trasmessi in presenza di pregressa adesione al CPB.
La scadenza del prossimo 2 dicembre rappresenta un appuntamento di particolare rilevanza per tutti i contribuenti tenuti al versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Entro il 30 novembre (sabato, e dunque 2 dicembre), deve essere versata l’imposta a debito relativa al 3 trimestre e anche quella relativa ai primi 2 trimestri, se il versamento è stato posticipato in quanto l’ammontare dovuto era complessivamente inferiore a . 5.000.
Legittima la condanna per emissione di fatture false anche per chi, nel formare i documenti fittizi, persegue un suo interesse, diverso dal far evadere le imposte a terzi, ad esempio incrementare il fatturato per ottenere più fidi. Ciò che conta a integrare il reato di cui all’articolo 8 del decreto legislativo del 10/03/2000, n. 74 è che l’emittente sia consapevole che, nel momento in cui rilascia le fatture al destinatario, chi le riceve conta di utilizzarle per ottenere un indebito risparmio dell’Iva o delle imposte indirette.
Le quote dell’azienda intestate al prestanome, che quindi non amministra l’attività, possono essere sequestrate per evitare altri reati fiscali anche se gli importi delle false fatturazioni sono bassi rispetto al fatturato complessivo. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 42758 del 21 novembre 2024, ha respinto il ricorso di una donna titolare formalmente delle quote di un’azienda gestita, in realtà, dal compagno.
Il DDL di Bilancio, nella bozza approvata dal Governo il 23/10/2024 prevede di incrementare fino al 42 l’aliquota dell’imposta sostitutiva applicabile ai plusvalenze/altri proventi realizzati dal 1/01/2025 sulle cripto-attività. Per fare ciò, non modifica altre disposizioni, ma si limita a disporre che su tali redditi “l’imposta sostitutiva di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461, è applicata con l’aliquota del 42 per cento”.
Le Sezioni Unite, con la pronuncia della Sentenza numero 29812 del 19/11/2024, affrontano una questione cruciale di diritto processuale: gli effetti della cancellazione di una società dal registro delle imprese sulla validità del mandato difensivo e sulla capacità processuale nel giudizio di cassazione, tracciando principi di riferimento per la stabilità del processo. Contesto della controversia La vicenda trae origine dall’opposizione della società Alfa a un decreto ingiuntivo per il saldo del corrispettivo di un contratto di cessione di ramo d’azienda.
La Risposta n. 226/2024 dell’Agenzia ha fornito chiarimenti circa la inapplicabilità dell’aliquota agevolata del 5 prevista nel regime forfetario in un caso specifico, analizzando i requisiti richiesti dall’art. 1, co. 65, L. n. 190/2014. Il caso sottoposto all’Agenzia: la contribuente coinvolta nel quesito aveva una posizione lavorativa come dipendente fino a luglio dell’anno n, con un reddito da lavoro dipendente superiore ai 30.000 euro nell’anno precedente (n-1).
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con nota del 22 novembre 2024, ha annunciato che sono ancora disponibili 15 milioni di euro di agevolazioni per la misura “Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero”, rifinanziata tramite la Legge Made in Italy (n. 206/2023). Il programma, che nel 2021 aveva ricevuto un finanziamento di 100 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha lo scopo di rafforzare il supporto alle iniziative imprenditoriali avviate da donne e giovani, promuovendo la creazione di nuove imprese femminili su tutto il territorio nazionale.
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