Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Northvolt, Goldman Sachs rischia di perdere 900 mln nella crisi della promessa delle batterie europea #finsubito prestito immediato


La crisi Northvolt, la promessa europea delle batterie, rischia di colpire pesantemente i conti di Goldman Sachs e di una serie di fonti pensione principalemnte canadesi e del Nord Europa. Secondo un’anticipazione del financial Times la banca d’affari americana, che detiene una quota del 19% della società alle spalle di Volkswagen che ha il 21%, potrebbe rimetterci circa 900 milioni di dollari.

L’azienda svedese fondata nel 2016 e considerata una delle principali speranze per l’industria delle batterie in Europa per fare concorrenza ai big asiatici, ha infatti presentato settimana scorsa un’istanza di protezione fallimentare negli Stati Uniti sotto la procedura Chapter 11. Questa mossa è avvenuta dopo mesi di difficoltà finanziarie e l’impossibilità di raccogliere ulteriori capitali per continuare le operazioni. Northvolt, che rappresentava un simbolo della transizione energetica europea e aveva attratto enormi investimenti pubblici e privati, è ora a un bivio: capire se riuscirà a ristrutturare i debiti e ottenere nuovi capitali per tornare a giocare un ruolo chiave nel settore delle batterie elettriche, oppure se le perdite accumulate, la dipendenza da fornitori esterni e la forte esposizione dei suoi principali azionisti non renderanno possibile la sua sopravvivenza.Il giorno dopo la presentazione dell’istanza, l’ad e co-fondatore Peter Carlsson ha annunciato le dimissioni.

I motivi della crisi di Northvolt

Nell’ultimo anno, l’azienda svedese ha avuto difficoltà produttive e perdite di ordini importanti: non è riuscita a rispettare i propri obiettivi di produzione, il che ha danneggiato i rapporti con clienti chiave.
A giugno 2023, BMW ha annullato un ordine del valore di un miliardo di dollari, mettendo in crisi le prospettive di crescita dell’azienda. Per affrontare la situazione, Northvolt ha provato a tagliare i costi, ridotto il personale e concentrato le attività sulla fabbrica principale di Northvolt Ett, nel nord della Svezia. Tuttavia, nonostante questi sforzi, la società non è riuscita a garantire la liquidità necessaria per sopravvivere.

L’azienda ha accumulato circa 5,8 miliardi di dollari di debiti con una lista di creditori ampia e diversificata, tra cui aziende europee e cinesi, nonché banche pubbliche tedesche. Tra i maggiori creditori, secondo quanto riportato da Sifted (FT), figurano Volta Vision (3,8 miliardi di dollari), KfW Bank, una banca pubblica tedesca (695 milioni di dollari) e Volkswagen, che oltre a essere il maggiore azionista ha concesso un prestito convertibile di 355 milioni di dollari.

Inoltre, nonostante l’obiettivo di costruire una filiera europea delle batterie proprio per battere i competitor asiatici, Northvolt dipende ancora fortemente da fornitori cinesi per materiali chiave e attrezzature. Per esempio Wuxi Lead che fornisce macchinari per le gigafactory e Easpring Technology che vende materiali catodici per batterie al litio.

Implicazioni per investitori e creditori

Volkswagen possiede il 20% delle azioni di Northvolt, avendo investito circa 1,4 miliardi di euro. Se l’azienda non riuscirà a completare la propria ristrutturazione, VW potrebbe perdere gran parte del suo investimento. Goldman Sachs, con una quota del 19%, è il secondo azionista maggiore, e, secondo quanto riporta il Financial Times la perdita potrebbe arrivare a quasi 900 milioni di dollari, circa 860 milioni di euro. I fondi di private equity di Goldman, secondo secondo le lettere agli investitori visionate dal Financial Times, hanno almeno 896 milioni di dollari di esposizione a Northvolt e ridurranno l’esposizione a zero alla fine dell’anno.
Le perdite, spiega il quotidiano, segnano un netto contrasto con una previsione rialzista di appena sette mesi fa da parte di uno dei fondi Goldman, che ha detto agli investitori che il suo investimento in Northvolt valeva 4,29 volte quanto aveva pagato e che questo sarebbe aumentato a sei volte entro l’anno prossimo.

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Tra gli azionisti, sempre secondo l’analisi del quotidiano britannico, ci sono poi anche fondi pensione come la danese ATP per 308 milioni di euro, i fondi pensione svedesi AP1-AP4 per 513 milioni di euro e alcuni altri canadesi con circa 1,1 miliardi di dollari investiti complessivamente.

Mentre, l’Unione Europea, il governo tedesco e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) che avevano promesso finanziamenti significativi (circa 2,7 miliardi di euro), non avevano ancora erogato tali risorse.

Cosa accade con la procedura Chapter 11

Il Chapter 11 negli Stati Uniti permette a Northvolt di ristrutturare i debiti e negoziare con i creditori, mantenere il controllo dell’azienda, evitando che un curatore esterno prenda il comando come avverrebbe in altre forme di bancarotta, continuare a operare grazie a un finanziamento ponte di 245 milioni di dollari di cui 145 milioni di dollari in contanti e 100 milioni di dollari dal cliente e partner Scania.

Il Chapter 11 richiede che l’azienda presenti un piano di ristrutturazione entro quattro mesi, con la possibilità di estendere il periodo fino a 18 mesi. Se Northvolt non riuscisse a proporre un piano accettabile, potrebbe essere costretta a passare al Chapter 7, che prevede la liquidazione totale.

In particolare la ristrutturazione potrebbe portare all’ingresso di nuovi finanziatori, che diventerebbero i nuovi proprietari di Northvolt, diluendo o azzerando le partecipazioni degli azionisti attuali. L’azienda potrebbe cedere alcune attività, come il riciclo e la produzione di catodi, a partner esterni.

Se il Chapter 11 fallisce, l’azienda potrebbe essere smantellata, con la vendita degli asset per ripagare i debiti. Questo scenario rappresenterebbe una perdita per gli investitori europei e un colpo all’autonomia dell’Europa nel settore delle batterie.



Source link

Prestito personale

Delibera veloce

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui