di Giorgia Olivieri e Marta Rosati
Dal capoluogo alla città dell’acciaio l’onda rosa del 25 novembre ha attraversato l’Umbria per manifestare contro la violenza di genere. A Perugia il corteo organizzato dall’Unione delle donne italiane – Perugia e dall’associazione Cap06124 ha attraversato i luoghi considerati non sicuri per le donne nella città, per ricordare che «le strade sicure sono quelle attraversate dalle donne». A Terni, sulla scalinata del PalaSì, in piazza della Repubblica, è andata in scena un’iniziativa contro la violenza di genere.
Violenza contro le donne, il vademecum di Umbria24 per aiutare le vittime
Manifestazione a Perugia Circa 350 persone hanno preso parte al corteo che, nel pomeriggio di mercoledì 25 novembre, si è mosso dal parco di Sant’Anna fino a piazza del Bacio, attraverso piazza Birago, via del Lavoro e via Canali. A prendere la parola lungo la manifestazione sono state le associazioni attive sul territorio nel contrasto alla violenza di genere, i gruppi di rappresentanti studenteschi e le associazioni femministe. Al centro degli interventi una parola ricorrente, quella del «patriarcato», che la rappresentante di Udi definisce «nascosto in ogni angolo, nella strada che percorro andando a casa, in un pranzo in cui tutte le donne sono in cucina e gli uomini alla tv, in un bambino che dice ‘a voi femmine vi distruggo’: siamo tutti chiamati a rivoluzionare questa cosa».
La mappa dei centri antiviolenza in Umbria: contatti e servizi offerti
Educare i giovani Tanti i temi toccati nel corso degli interventi a Perugia, tra questi quello dei femminicidi, in particolare dei recenti casi di cronaca che hanno coinvolto due giovanissime italiane. Sono stati definiti «preoccupanti» i dati sulla percezione della violenza di genere tra i giovani, «un adolescente su tre non dà peso al consenso del partner e il 52 per cento delle adolescenti dichiara di aver subito violenza, si tratta di una trasmissione intergenerazionale della violenza». Sul tema è stata ribadita la centralità della «comunità educante e dei centri antiviolenza per promuovere un cambiamento culturale duraturo. Anche l’Oms nell’agenda 2030 diritto sottolinea l’importanza dell’educazione sessuale e affettiva ma in Italia ancora spaventa riconoscerla». Duro anche l’attacco allo Stato, definite «colpevoli dei femminicidi perché decide di non fare niente e rimane a guardare, come dimostra Valditara».
Donne vittime di violenza, il gesto da fare in ospedale per chiedere aiuto: video
Manifestazione a Terni A Terni nel pomeriggio di oggi la Casa delle donne con il gruppo Progetto Mandela ha organizzato sulla scalinata del PalaSì, in piazza della Repubblica, un’iniziativa contro la violenza sulle donne. Evento al via con una rappresentazione teatrale della storia di Artemisia Gentileschi, poi canti e moniti alla società tutta perché l’impegno al contrasto della violenza di genere sia concreto. È stata espressa solidarietà alle donne afghane, curde, ucraine, palestinesi, a tutte le donne costrette a subire soprusi e libertà violate. Poi un coro di donne ha eseguito alcuni canti davanti a un nutrito gruppo di partecipanti.
Source link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.