Manca un mese alla fine del 2024, e anche se siamo tutti presi (chi più chi meno) a pensare ai regali di Natale, è già tempo di pensare all’anno nuovo e alle sue scadenze. Tra queste c’è anche il bollo auto. Anche nel 2025 tutti i possessori di veicoli a motore (anche in caso siano fermi) devono pagare il bollo auto. Ma attenzione, non dovete correre: controllate bene quando scade per rinnovare il pagamento.
Bollo auto 2025: quando si paga
Parliamo di una tassa regionale, e dunque ogni Regione ha le sue regole e le sue esenzioni. La scadenza da rispettare è l’ultimo giorno del mese successivo rispetto alla data di scadenza del bollo che avete in vigore.
Per dirla con parole semplici: se il bollo scade a gennaio 2025 avrete tempo siano al 28 febbraio 2025, se scade a febbraio entro la fine di marzo e così via sino a fine anno (dunque lo stesso discorso vale anche per l’anno che sta per finire: se scade a novembre 2024 avrete tempo sino al 31 dicembre 2024).
Come si paga il bollo auto 2025
Le modalità di pagamento sono parecchie. Vediamo come potete saldare il bollo auto.
- home banking;
- presso i punti vendita Sisal e Lottomatica;
- presso Poste italiane, sia telematicamente che presso gli uffici postali;
- tramite ATM abilitati a tale servizio;
- tramite Satispay;
- tramite servizio pagoBollo del sito dell’ACI;
- tramite PagoPA.
In alcune regioni potete pagare anche attraverso l’App Io o la domiciliazione bancaria. In questo caso vi suggeriamo di controllare sul portale istituzionale della vostra regione se ci sono queste possibilità.
Chi non deve pagare il bollo auto
Come detto, trattandosi di una tassa regionale, agevolazioni ed esenzioni variano a seconda di dove siete residenti. Ci sono però alcune regole nazionali sulle esenzioni. Le categorie che non pagano il bollo auto sono:
- Beneficiari Legge 104;
- Auto storiche;
- Auto elettriche;
- Auto delle organizzazioni di volontariato;
- Autoambulanze e veicoli con finalità di soccorso sanitario;
- Mezzi adibiti al servizio di estinzione incendi;
- Mezzi delle Organizzazioni Non Governative.
Vediamo cosa devono fare nel dettaglio.
Beneficiari Legge 104
In caso di beneficiari della Legge 104, l’esenzione spetta sia nel caso in cui l’auto sia intestata alla persona disabile, sia quando quest’ultimo risulta fiscalmente a carico del proprietario del veicolo stesso.
Ci sono però alcune specifiche:
- L’esenzione spetta a veicoli con cilindrata fino a 2000 cc per le auto alimentate a benzina e 2800 cc per le auto alimentate a diesel e di potenza non superiore a 150 KW per le auto con motore elettrico.
- L’esenzione riguarda un solo veicolo (anche nel caso in cui il soggetto sia proprietario di più mezzi)
- Il veicolo è ad uso esclusivamente o prevalentemente delle persone disabili. L’agevolazione spetta anche al parente proprietario del veicolo che ha il soggetto disabile a carico fiscale (il soggetto disabile è a carico fiscale se possiede un reddito annuo non superiore a 2.840,51 euro oppure a 4.000 e per i figli di età non superiore a 24 anni).
Per ottenere l’esenzione la documentazione va presentata entro 90 giorni dalla scadenza dei termini di pagamento. Se decadono le condizioni per ottenere il beneficio, bisognerà presentare tempestiva comunicazione presso l’ufficio dove era stata richiesta l’esenzione.
Cliccate qui per il modulo di richiesta di esenzione del bollo auto
Auto storiche
Anche le auto storiche – quelle cioè con oltre trent’anni di età – sono esentate dal pagamento del bollo. Per questo genere di veicoli però è prevista una tassa di circolazione che varia a seconda della Regione:
- Valle d’Aosta 25,82 €
- Piemonte 30 €
- Lombardia 30 €
- Veneto 25,82 €
- Provincia Autonoma di Trento 25,82 €
- Provincia Autonoma di Bolzano 25,82 €
- Friuli Venezia Giulia 25,82 €
- Liguria 28,40 €
- Toscana 25,82 €
- Emilia Romagna 25,82 €
- Marche 27,88 €
- Umbria 25,82 €
- Lazio 28,40 €
- Abruzzo 31,24 €
- Molise 28 €
- Campania 31,24 €
- Basilicata 25,82 €
- Puglia 30 €
- Calabria 31,24 €
- Sicilia 25,82 €
- Sardegna 25,82 €
Auto elettriche e auto ibride
Anche auto a basse emissioni o a emissioni zero sono soggetti a esenzioni e agevolazioni a base regionale. In questo caso consigliamo di controllare sul sito della propria Regione di residenza eventuali aggiornamenti alla normativa.
Qui le specifiche per le auto elettriche:
- Valle d’Aosta: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%. Esenzione ulteriori 3 anni per i veicoli elettrici immatricolati dal 1° gennaio 2019
- Piemonte: Esenzione permanente (per cinque anni per i veicoli elettrici trasformati)
- Lombardia: Esenzione permanente
- Veneto: Esenzione 5 anni
- Provincia autonoma di Trento: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Provincia autonoma di Bolzano: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Friuli Venezia Giulia: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Liguria: Esenzione 5 anni
- Toscana: Esenzione 5 anni
- Emilia Romagna: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Marche: Esenzione 5 anni
- Umbria: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Lazio: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Abruzzo: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Molise: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Campania: Esenzione 5 anni, poi sconto 75% (Esenzione 7 anni con acquista auto elettrica da Euro 6 in poi contestualmente alla rottamazione delle auto da Euro 0 a 4, poi sconto 75%)
- Basilicata: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Puglia: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Calabria: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Sicilia: Esenzione 5 anni
- Sardegna: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
Qui le specifiche per le ibride:
- Valle d’Aosta: Esenzione 5 anni
- Piemonte: Esenzione 5 anni
- Lombardia: sconto 50% 5 anni
- Veneto: Esenzione 3 anni
- Provincia Autonoma di Trento: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Provincia autonoma di Bolzano: Esenzione 5 anni, poi sconto 75%
- Liguria: Esenzione 5 anni
- Emilia Romagna: Esenzione 3 anni
- Marche: Esenzione 5 anni
- Lazio: Esenzione 3 anni
- Abruzzo: Esenzione 3 anni
- Campania: Esenzione 3 anni
- Puglia: Esenzione 5 anni
- Sicilia: Esenzione 3 anni.
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