La rapida evoluzione del settore delle auto elettriche, con i produttori cinesi che stanno emergendo come attori principali nel panorama globale non fanno dormire sonni tranquilli a Elon Musk.
La ricetta del successo cinese
Il CEO di Tesla teme, del resto come un po’ tutti i manager dell’industria automobilistica occidentale, la concorrenza della Cina sulle auto elettriche. Grazie a un mix di innovazione, costi di produzione particolarmente bassi e una spinta normativa ed economica da parte del governo cinese, capace di stimolare la domanda interni di veicoli elettrici e di spingere i produttori del Paese del Dragone ad implementare piani di espansione all’estero, a partire da Europa e Stati Uniti, la concorrenza “made in Pechino” appare destinata a conquistare fette di mercato sempre più ampie al di fuori dei confini nazionali.
Dazi necessari per non soccombere
Per difendersi dall’impressionante ritmo di crescita dei produttori cinesi di veicoli elettrici, Elon Musk non vede grandi alternative se non quelle di dar vita a un’intensa guerra commerciale, alzando barriere e imponendo dazi. Il numero uno di Tesla, che riconosce la bontà della qualità costruttiva delle auto elettriche di produzione cinese e per questo le teme ancora di più, è convinto che senza dazi la concorrenza cinese diventerà in breve tempo insostenibile per la gran parte dei costruttori statunitensi ed europei.
Investire su elettriche di qualità ma che costano poco
Del resto il riconoscimento delle qualità e dell’innovazione che caratterizzano l’offerta cinese in tema di auto elettriche è già abbastanza diffusa tra i manager dell’automotive occidentale, come nel caso del CEO di Ford Farley stupito positivamente dalla Xiaomi SU7. Così mentre l’Europa cerca di difendersi dalle elettriche cinesi con l’applicazione dei dazi, i costruttori occidentali sono chiamati a concentrarsi su innovazione e competitività, impegnati a sviluppare modelli più economici e accessibili. Tesla, ad esempio, prevede di lanciare un nuovo modello economico entro il 2025, mentre Stellantis sta lavorando su veicoli come la Citroen C3 elettrica e una nuova Fiat Panda elettrica per competere con le vetture elettriche dei produttori cinesi.
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