Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
«Stragi del 7 ottobre causate dall’arroganza di Netanyahu, ha rafforzato Hamas»: l’indagine conclusa dai familiari delle vittime #finsubito prestito immediato


È quanto contenuto nel report finale della Commissione civile d’inchiesta formata dal comitato dei rappresentati dei Kibbutz attaccati: un elenco di fallimenti, errori strategici, impreparazione

Una condanna senza appello nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ritenuto colpevole di aver «soffocato le voci critiche, radicato l’errata concezione che il denaro potesse comprare la tranquillità con Hamas e alimentato l’impreparazione dello Stato sotto quasi ogni aspetto». È quanto si legge nel rapporto finale della Commissione d’inchiesta civile indipendente, che aveva lo scopo di individuare i responsabili del 7 ottobre 2023, quando centinaia di miliziani di Hamas entrarono in Israele e massacrarono oltre 1.200 civili. Una accusa senza se e senza ma, diretta alla persona del premier, e che funge da cartina al tornasole del sentore popolare. Il report è frutto di un lavoro di quattro mesi, durante il quale sono state raccolte le testimonianze di circa 120 abitanti dei kibbutz e alcuni familiari delle vittime di Hamas.

L’arroganza di Netanyahu e i finanziamenti ad Hamas

Il piano di Hamas era noto da tempo, perché alle forze militari no? «Arroganza e cecità intrinseca», la risposta della Commissione è icastica. Una incapacità di vedere al di là del confine con la Striscia che si è riversata nella strategia di finanziamento di Hamas per minare la stabilità di Abu Mazen, presidente della Autorità nazionale palestinese e della Palestina. Valigie di contanti che – questa l’illusione di Netanyahu – non avrebbero mai permesso alla formazione paramilitare di armarsi contro Tel Aviv. Una sicurezza comprata con il denaro, e che ha portato il premier a «non consultarsi con le parti interessate». In primo luogo le forze di intelligence (Mossad, Shin Bet su tutti), che da mesi allertavano Tel Aviv di un possibile conflitto imminente con Hamas. La risposta sarebbe sempre stata la stessa: «Hamas è scoraggiato e non vuole una campagna ad alta intensità».

L’indebolimento degli organi di controllo

Da qui, dalla pretesa di poter gestire tutto da sé, sarebbe derivata una seconda problematica: «Il deterioramento delle relazioni tra leadership politica e militare», che avrebbe influenzato pesantemente il «processo decisionale del governo israeliano». La mancanza di ascolto avrebbe infatti causato «l’impreparazione di vari ministeri e sistemi pubblici, ritardando la risposta ai residenti assediati e successivamente agli sfollati del sud e del nord». Fallimenti durati settimane oltre il 7 ottobre, che durerebbero fino a oggi: «Sono ancora in pieno vigore tutti quei fattori che non generano una profonda riflessione strategica sui possibili sviluppi della sicurezza». E che sarebbero iniziati anni prima, con il «costante indebolimento di vari organi di controllo e lo svuotamento delle istituzioni, al punto che non svolgono più le loro funzioni». Anzi, «nell’ultimo decennio si è creata un’atmosfera in cui l concetto guidato dal primo ministro e dai leader militari diventa l’unica verità». E il Consiglio di sicurezza è solo un organo che «serve le intuizioni del premier».

Le responsabilità di Gallant e il rapporto teso con il premier

All’interno di questo sistematico infiacchimento dei centri decisionali, tra cui governo e consiglio di sicurezza nazionale, un faro specifico è puntato sulla relazione tra Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, raggiunti nei giorni scorsi da un mandato di arresto emanato dalla Corte penale internazionale. «La relazione tesa tra il primo ministro e il ministro della Difesa – si legge nel rapporto – ha danneggiato gravemente la sicurezza dello Stato fino alla destituzione di quest’ultimo». Anche da qui, oltre che dall’impreparazione totale di fondo, è derivata la mancata efficacia della reazione all’attacco del 7 ottobre. L’Idf, secondo la commissione, si sarebbe affidata eccessivamente alla tecnologia e troppo poco agli uomini in campo, tanto che in un campo militare non erano presenti fucili da usare per difendersi. Un concetto riassunto con una parola: «Abbandono»

Bennett e Lapid (quasi) come Netanyahu

Oltre a Netanyahu e ai suoi ministri, la Commissione ha sottolineato le responsabilità degli ex premier Naftali Bennet e Yair Lapid. Anche loro, in forme diverse rispetto a Benjamin Netanyahu, hano implementato il sistema di «denaro in cambio di tranquillità», che negli anni ha permesso all’arsenale di Hamas di crescere a dismisura. Il governo, poi, si è reso colpevole anche «dell’incapacità di fornire una risposta alle famiglie delle persone scomparse e prigioniere». Per tutto questo «nove milioni di procuratori chiedono risposte».

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Foto di copertina: EPA/ABIR SULTAN



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui