È ormai ufficiale la riforma del Codice della strada. Per gli automobilisti cambia tutto: la multa è praticamente assicurata.
Finalmente anche in Italia è entrato in vigore il nuovo Codice della strada. Il Senato ha dato la sua approvazione solo qualche giorno fa. Ora manca solo la firma del Presidente della Repubblica e poi il decreto entrerà ufficialmente in vigore tra qualche settimana.
La riforma del Codice della strada è importante. Il suo obiettivo è quello di abbattere il numero di feriti e di morti che si registrano ogni giorno sulle nostre strade. Si tratta di una vera e propria emergenza che non poteva più essere ignorata da parte del governo.
Tra le questioni affrontate dal nuovo Codice della strada vi è anche quella che riguarda gli autovelox. Sappiamo bene che questi sono i dispositivi che le forze dell’ordine usano per rilevare gli eccessi di velocità, tra le infrazioni più commesse nel nostro paese.
Con il nuovo Codice della strada, cambiano anche le regole per quanto riguarda gli autovelox. Si punta ad una maggiore trasparenza e ad una regolamentazione più rigida. Tra le modifiche più rilevanti vi è quella che riguarda la cumulabilità delle multa.
Autovelox, ecco che cosa cambia con il nuovo Codice della strada
Che cosa prevede la nuova legge a proposito della cumulabilità delle multe? Il nuovo Codice della strada specifica che se su uno stesso tratto di strada si superano i limiti più volte in un’ora, la sanzione sarà unica. Nello specifico, essa sarà pari alla più grave più un incremento del 30%.
Un’altra modifica riguarda invece i limiti minimi di velocità rilevabili. Gli autovelox senza pattuglia possono monitorare solo velocità pari o superiori ai 50 chilometri orari, rendendoli dunque inutilizzabili dove il limite di velocità è fissato a 30 km/h.
Norme più rigide per gli autovelox
La riforma del governo Meloni stabilisce nuove distanze per il posizionamento degli autovelox. Il segnale del limite deve essere posto almeno 1 km prima del dispositivo. La distanza minima tra due autovelox è di 500 metri, estesa a 1 km sulle strade extraurbane secondarie e a 3 km sulle principali.
Inoltre, tra il segnale che ricorda il limite di velocità e l’autovelox devono esserci almeno 200 metri sulle strade ad alto scorrimento e 75 metri sulle altre. L’installazione è consentita solo in tratto con alta incidentalità negli ultimi cinque anni.
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