Un colpo di pistola in fronte ha segnato la fine di Alessio Lori, noto anche come “Chiappa”, braccio destro di Elvis Demce. Il cadavere è stato scoperto in una stanza di un bed & breakfast in via Tripoli. Una pistola è stata trovata accanto a lui, e inizialmente, nel fascicolo del pubblico ministero Francesco Cascini si è ipotizzato l’omicidio. Tuttavia, le indagini successive dei carabinieri hanno concluso che si trattava di un suicidio. Lori era già condannato a 14 anni in primo grado, con accuse che includevano associazione a delinquere legata al traffico di stupefacenti, spaccio, estorsione, e possesso illegale di armi da fuoco. Dopo un tentativo fallito di eliminare il narcotrafficante Giuseppe Molisso, Lori si era trovato isolato e in pericolo.
Il profilo
Le indagini avevano portato alla luce anche conversazioni compromettenti nelle chat di un sistema di messaggistica utilizzato da molti criminali. Lori e i suoi complici avevano pianificato di uccidere Molisso nel febbraio 2021, ma l’intervento delle forze dell’ordine aveva sventato il piano. Le intercettazioni avevano rivelato anche l’intenzione di punire un sospetto informatore, denominato “il Gelataro”, legato alle indagini sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli. Lori era emerso come figura centrale nei tentativi dell’organizzazione albanese di assumere il controllo delle piazze di spaccio.
L’intera vicenda rappresenta un complesso intreccio di criminalità e tentativi falliti di vendetta, e gli investigatori continuano a ricostruire gli ultimi mesi di vita di Lori per ottenere una visione più chiara di quanto accaduto.
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