Il Bonus Meloni che fa salire ogni mese lo stipendio netto nel cedolino sta per essere cancellato con la Manovra di Bilancio 2025. Secondo il sindacato USB questa taglio del Cuneo Fiscale sarà una truffa ai danni dei lavoratori.
Il sindacato di base denuncia che ci sarà un inasprimento della pressione fiscale che salirà del 56%. E cita un’analisi dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio che ha evidenziato come la fascia di reddito tra i 32 e i 40 mila euro sarà fortemente penalizzata dalla Manovra.
Proviamo ad analizzare la nuova modalità di calcolo del taglio del cuneo tenendo conto che la difficoltà nel ricalcolo sta nel fatto che prima questo era calcolato sull’imponibile previdenziale mentre ora si passa all’imponibile fiscale.
Taglio del Cuneo Fiscale: dall’imponibile previdenziale all’imponibile fiscale
Se l’imponibile previdenziale significa stipendio al lordo dei contributi (e in questo caso basta prendere il lordo previdenziale e applicare la percentuale di cuneo, uguale per tutti i dipendenti pubblici e privati), l’imponibile fiscale si calcola diversamente.
I contributi a carico dei dipendenti pubblici (Stato e Scuola) sono maggiori rispetto ai privati in quanto così composti:
- 8,80% fondo pensione;
- 2,00% TFS/TFR
- 0,35% fondo credito
Il totale delle ritenute previdenziali a carico del dipendente sono, pertanto, circa l’11,15% mentre nel privato l’aliquota per il fondo pensione è pari al 9,19%.
A parità di imponibile previdenziale, pertanto, l’imponibile fiscale è diverso tra dipendenti pubblici e privati.
Taglio del Cuneo Fiscale: i cinque Bonus previsti
Ricapitoliamo i cambiamenti previsti dalla prossima legge di bilancio che prevede i seguenti bonus:
- 7,1% per coloro che hanno un imponibile fiscale inferiore a 8.500 euro;
- 5,3% per coloro che hanno un imponibile fiscale tra gli 8.501 e i 15.000 euro;
- 4,8% per coloro che hanno un imponibile fiscale tra gli 15.001 e i 20.000 euro;
- detrazione d’imposta fissa di 1.000 euro annui per coloro che hanno un imponibile fiscale tra i 20.001 e i 32.000 euro;
- dai 35.001 ai 40.000 euro la detrazione d’imposta di 100 euro decresce fino ad azzerarsi.
Gli effetti sugli Stipendi dei Dipendenti pubblici
Secondo i nostri calcoli, i benefici per i dipendenti sono inferiori rispetto alla precedente normativa.
Solo a partire dai 32 mila euro infatti cominciano i guadagni a favore dei dipendenti.
Tuttavia, gli elementi di positività, rispetto alla precedente situazione, sono maggiori in quanto:
- lo stipendio mensile è più stabile;
- non ci sono mensilità in cui il cuneo fiscale non viene erogato per superamento dell’imponibile previdenziale;
- viene effettuato il conguaglio a fine anno e non ci sono differenze tra contribuenti;
- non entra in conflitto con gli emolumenti a tassazione separata;
- non influisce con l’ISEE in quanto è fiscalmente neutra e, pertanto, al contrario del bonus Meloni, non finisce con il diminuire l’eventuale assegno unico percepito.
Foto Credit: www.depositphotos.com
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