Incassa novemila euro per la vendita di un trattore usato e sparisce, ma l’intestazione della carta ricaricabile permette alle forze dell’ordine di rintracciarlo e finisce sotto processo.
L’imputato, un 45enne difeso dell’avvocato Giuseppe De Lio, è accusato di truffa perché “al fine di trarne profitto, con artifizi e raggiri” avrebbe posto “falsamente in vendita” in un sito di compravendita “un trattore completo marca SGMA4, 94 cavalli”, inducendo in errore il compratore “sulla effettiva disponibilità del bene e sulla effettiva vendita”.
Secondo la Procura di Perugia si sarebbe procurata “l’ingiusto profitto pari a complessivi 9.000 euro” attraverso “plurime ricariche rispettivamente di 997,99, 3.003,39, 2.550 e 2.500 euro” effettuate dal compratore tra il 14 e il 19 agosto del 2020, sulla carta ricaricabile intestata all’imputato, “senza tuttavia consegnare alcunché”.
Contestate all’imputato anche le aggravanti “di aver cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità e di aver approfittato di condizioni di luogo e persona, costituite dalla distanza spaziale tra i contraenti e dal mezzo telematico utilizzato per la contrattazione” che avrebbe impedito al compratore di “controllare l’effettiva esistenza dell’oggetto della compravendita”.
La Procura ha chiesto una condanna a 1 anno e 6 mesi di reclusione, mentre la difesa l’assoluzione, mancando la prova del materiale del ritiro della somma. Il giudice ha rinviato per le repliche e poi la sentenza.
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