L’Istituto Oncologico Veneto (Iov-Irccs) è presente al 19° Forum Risk Management in Sanità che si sta tenendo ad Arezzo con l’obiettivo di mettere a confronto tutti i principali attori del mondo della sanità per elaborare proposte costruttive “Verso un nuovo Sistema Sanitario. Equo – Solidale – Sostenibile”. L’Istituto, presente con uno stand, sta proponendo una serie di contenuti innovativi relativi a differenti tematiche in ambito oncologico quali il rischio clinico e infettivo e la sicurezza delle cure. Tematiche che approfondiscono lo sviluppo di percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (PDTA) in ambito oncologico, l’applicazione sempre più efficace della chirurgia robotica e l’introduzione dell’intelligenza artificiale negli ambiti del management e della ricerca medica.
“E’ con grande piacere che l’Istituto Oncologico Veneto partecipa al 19° Forum Risk Management – dichiara il Direttore Generale Bonavina. – Questo evento rappresenta un’opportunità per approfondire temi cruciali legati alla gestione del rischio clinico e alla sicurezza delle cure, settori che sono al centro dell’attenzione del nostro lavoro quotidiano. Il Forum è un’occasione per condividere esperienze e conoscenze, e contribuire alla definizione delle future strategie per garantire un’assistenza sempre più sicura ed efficace.”
I professionisti sanitari dello IOV, in questi giorni, stanno tenendo una serie di interventi e presentazioni.
“In un contesto sanitario in continua evoluzione, la sicurezza del paziente e la qualità delle cure sono pilastri fondamentali per il nostro operato quotidiano – dichiara la dottoressa Ottolitri, Risk Manager dell’Istituto – e il nostro impegno si concretizza in un modello organizzativo solido e articolato. Negli anni, il nostro approccio è stato perfezionato con l’introduzione di diverse iniziative volte non solo alla gestione del rischio clinico ma anche del rischio infettivo. L’obiettivo del nostro Istituto è garantire che ogni paziente, ogni familiare, e ogni operatore sanitario operino in un contesto di massima sicurezza e qualità e crediamo fermamente che la gestione del rischio clinico e infettivo sia un processo continuo che richiede il contributo di tutti, a partire dal personale medico e infermieristico, fino ai pazienti stessi”.
La dottoressa Antonella Stefàno, Dirigente Direzione Medica Ospedaliera, è intervenuta al Forum spiegando come dal 2021 lo Iov-Irccs utilizzi il sistema robotico Da Vinci XI per interventi oncologici di urologia e chirurgia delle vie digestive. Questa tecnologia ha migliorato la precisione chirurgica, contribuendo a un aumento costante degli interventi e a significativi benefici clinici, come la riduzione delle complicanze post-operatorie e dei tempi di degenza. Supportata dalla ricerca e dall’attenzione al rischio clinico, la chirurgia robot-assistita garantisce cure più efficaci, sicure e personalizzate.
Il dottor Pietro Gallina, Dirigente Medico dello Staff della Direzione Generale, ha invece illustrato l’esperienza relativa allo sviluppo e alla contestualizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali (PDTA) all’interno dell’Istituto, sottolineando che ciò ha portato, nell’ultimo periodo, alle prime esperienze di audit integrato con il rischio clinico.
Il dottor Matteo Bernardi, Dirigente della Direzione Professioni Sanitarie, ha descritto lo sviluppo di modelli organizzativi volti a garantire la continuità delle cure per i pazienti oncologici, attribuendo particolare importanza al ruolo del Case Manager. Quest’ultimo è considerato una figura centrale nell’accompagnamento e nel supporto del paziente lungo l’intero percorso di cura oncologica. L’intervento del Dott. Bernardi ha inoltre sottolineato come la ricerca rappresenti una componente fondamentale per l’Istituto: lo Iov sta investendo in progetti mirati all’applicazione dell’intelligenza artificiale a supporto dell’attività del Case Manager nei vari percorsi di malattia, utilizzando i PROMs. L’obiettivo è quello di ottenere un impatto significativo sulla gestione del paziente, migliorando la presa in carico e le problematiche assistenziali, rafforzando l’empowerment del paziente, l’aderenza al trattamento, la compliance al percorso di cura e gli esiti di salute, oltre a garantire una maggiore efficacia delle cure oncologiche. Sono evidenti benefici a livello organizzativo ed economico, come la riduzione degli accessi impropri, un’efficienza migliorata dei processi e una redistribuzione più efficace delle risorse umane ed economiche.
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