Nel settore Mercato privati (MP) le trasformazioni riguarderanno 200 full time equivalent, per un totale di 400 interventi. Le assunzioni saranno 1.600 full time equivalent. Sulle sportellizzazioni sono stati concordati 200 interventi.
Settimana di 5 giorni e smart working
Con l’intesa viene inoltre condiviso l’avvio della sperimentazione dell’orario a 5 giorni negli Uffici postali delle aree metropolitane, mentre sullo smart working in un prossimo incontro azienda e sindacati cercheranno di definire l’accordo di proroga.
Le indennità
In un prossimo incontro verrà definita l’indennità di relazione, secondo l’articolo 77 del contratto collettivo nazionale di lavoro i cui importi giornalieri andranno dai 5,50 euro per gli OFE, a 6 euro per gli SCF e SCB e 9 euro per gli SCM).
Sul settore poste, comunicazioni e logistica, con l’adeguamento dei volumi di corrispondenza è stato definito l’avvio contestuale del progetto Rete Corriere che verrà supportato da 4.645 corrieri e 500 nuovi addetti allo smistamento del segmento pacchi.
Adesso spetta ai lavoratori nelle assemblee che verranno organizzate nei prossimi giorni, valutare l’avanzamento della trattativa, il cui progresso è stato consentito dallo stop allo stato di agitazione. Questo primo accordo non è stato firmato da Cgil e Uil. Per Nicola Di Ceglie, segretario nazionale della Slc Cgil, «firmare l’accordo prima dello sciopero generale di domani e buttar fuori Cgil e Uil vuol dire dare un segnale, è un fatto molto grave. In pochi giorni, alla vigilia dello sciopero, sono state contrattate delle maxi-riorganizzazioni senza coinvolgere le Rsu, è come se l’azienda si fosse schierata col governo». Ora, aggiunge Claudio Solfaroli, segretario generale della UilPoste, «apriremo una battaglia con l’azienda, sono stati messi in discussione principi costituzionali, il pluralismo sindacale, la storia delle confederazioni. L’azienda si schiera con il governo prima dello sciopero generale».
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