Cassino, Stellantis, fabbrica chiusa per stop produttivo e operai in protesta a Roma – Foto 1 di 6 – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

La Cgil Frosinone Latina partecipa oggi con forza alla manifestazione nazionale di Roma, cuore dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil. Un segnale deciso, una mobilitazione che coinvolge lavoratori, pensionati, giovani, rappresentanti delle categorie, dei servizi e delegati sindacali. “Dal nostro territorio – dicono in una nota sindacale – sono partiti più di dieci pullman per unirsi al corteo nella Capitale, senza contare i moltissimi che in treno e in auto stanno raggiungendo Roma, dimostrando che Frosinone e Latina sono in prima linea nella battaglia per un futuro più giusto e inclusivo.

Lo sciopero generale di oggi è una risposta forte e necessaria alle politiche economiche e sociali del Governo, che stanno penalizzando i ceti medi e bassi, aggravando le disuguaglianze e comprimendo i diritti dei lavoratori. Al centro della protesta ci sono:
Salari più alti e dignitosi: contro l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione, chiediamo un aumento delle retribuzioni che consenta alle famiglie di vivere con dignità;
Un fisco più giusto: servono misure che alleggeriscano la pressione fiscale sui redditi da lavoro e da pensione, tassando in modo equo i grandi patrimoni e le rendite finanziarie;
Una lotta reale contro la precarietà: rivendichiamo contratti stabili, tutele adeguate per chi lavora e politiche per il lavoro che diano sicurezza alle nuove generazioni;
Una transizione ecologica giusta: il cambiamento climatico e tecnologico non può avvenire a discapito dei lavoratori e dei territori, ma deve essere accompagnato da investimenti concreti che tutelino l’occupazione e l’ambiente.

Nel pieno della mobilitazione nazionale, la decisione di Stellantis di Cassino di fermare la produzione proprio oggi non può passare inosservata. Lo stop lavorativo, deciso unilateralmente dall’azienda, non solo mette in evidenza la gravità di una crisi industriale che interessa una delle realtà produttive più importanti del nostro territorio e dell’intero Paese, ma approfitta della stessa per depotenziare lo sciopero. Questo ennesimo segnale di difficoltà conferma l’urgenza di un piano industriale nazionale che salvaguardi il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, garantendo stabilità e sviluppo.

La partecipazione massiccia della CGIL Frosinone Latina alla manifestazione di oggi testimonia la nostra ferma convinzione che sia possibile costruire una società diversa, basata sull’equità, sulla giustizia sociale e sulla valorizzazione del lavoro.
Lottiamo per un Paese in cui le risorse vengano redistribuite in modo più giusto, in cui il diritto al lavoro sia garantito per tutti e in cui lo Stato torni ad assumere un ruolo centrale nella tutela dei cittadini e nello sviluppo dei territori.
Oggi siamo a Roma per far sentire la voce di Frosinone e Latina, territori che lottano, resistono e non si arrendono. Siamo qui con la determinazione di chi sa che il cambiamento non è solo necessario, ma possibile”.

Presenti allo sciopero a Roma anche i lavoratori delle aziende di servizi a rischio licenziamento. Stamattina fabbrica chiusa a Piedimonte per stop produttivo e operai in protesta nella Capitale.
“La manovra finanziaria è caratterizzata da tagli significativi. La nostra mobilitazione – ha detto il segretario provinciale Uilm, Gennaro D’Avino – non è rivolta esclusivamente alla legge di bilancio. Oggi sono presenti in massa lavoratrici e lavoratori che protestano contro la chiusura della propria fabbrica, contro chi pensa solo a tagliare e mettere in atto la soluzione più semplice, ovvero le solite procedure di licenziamento, dimenticando che se in Italia tante fabbriche sono ancora aperte è grazie alle proteste e ai blocchi fatti dai lavoratori.
Pertanto, la nostra voce deve arrivare a un governo che è assente nelle scelte e nelle strategie. Basta guardare il settore automotive, dove hanno solo tagliato invece di incentivare e aumentare.
Rischiamo un impoverimento sotto l’aspetto sociale rimane quello di manifestare ricordando che lo sciopero è un diritto sancito dalla costituzione italiana” .