“Certamente siamo fieri del nostro “gran dottori” ma magari potremmo aggiungere anche “gran viaggiatori”.
Esordisce con una battuta il presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova, Patrizio Bertin, nel commentare i dati dell’indagine sui consumi invernali realizzata da Confcommercio Veneto in collaborazione con Unioncamere Veneto su un campione di 600 cittadini e che individua in Padova, tra le sette province regionali, quella i cui cittadini viaggiano di più: infatti uno su due (50% esatto contro il 42% dato medio regionale), ha dichiarato che quest’inverno viaggerà. Il 30% si muoverà all’interno dei confini regionali (29% i veneti in generale), il 67% fuori regione ma comunque in Italia (56% il dato regionale) ed il restante 29% (ma 35% se guardiamo il responso regionale) non disdegnerà un viaggio all’estero. Per prenotare quasi tre veneti su quattro (72%) lo faranno online mentre il 14% si recherà in agenzia. Un altro residuale 14% seguirà altre strade (come possono essere i contatti diretti con le strutture ricettive o le amicizie). Ma dove andranno i veneti quest’inverno? Il 65% in montagna, il 32% visiterà le città d’arte, il 18% andrà al mare mentre i laghi saranno preferiti dal 15%. Il 38% sceglierà l’albergo, il 27% sfrutterà la seconda casa o amici e familiari, il 26% andrà in un Airbnb, stessa percentuale che sceglierà il bed & breakfast, mentre il restante 3% farà l’esperienza dell’ostello.
Ma perché viaggiano? L’elemento determinante per la scelta del viaggio è il relax. Lo insegue il 51% dei veneti che per il 19% invece sperano in esperienze nuove. Il 10% prospetta di fare positive esperienze enogastronomiche, mentre l’8% si dedicherà alla cultura. Divertimento “tout court” e nuove conoscenze per un 5% mentre un non meglio definito “altro” è appannaggio del 7%. Fin qui i viaggi. Ci sono poi tutte le altre spese e stabilito che per l’82% dei veneti l’aumento del costo della vita sta impattando sulle spese di quest’inverno (solo il 18% dice il contrario), per i padovani l’asticella sale all’83,2%. In ogni caso il Black Friday sarà d’aiuto: il 53% dei padovani acquisterà nel periodo e il 48% ritiene che le offerte del “Venerdì Nero” siano convenienti. L’indagine ha poi gettato uno guardo sui prossimi saldi che sono in calendario a partire dal prossimo 5 gennaio. E qui, a farla da padrone, sarà il comparto moda che, da solo, tra abbigliamento (44,3%), calzature (39,2%) e accessori (13,4%), lascia a tutto il resto un modesto 3,1%.
“Il problema – commenta Riccardo Capitanio, presidente di Federmoda Confcommercio Veneto e Ascom Padova – è che nella stragrande maggioranza, ovvero il 63% dei padovani, non pensa di destinare maggiori risorse ai saldi. Semmai un 29% destinerà meno e solo il 9% pensa di spendere di più. Ovviamente si tratta di previsioni, che speriamo possano modificarsi implementando quel 9% che è un dato bassino, soprattutto considerato che in altre province sono assodate percentuali d’aumento a due cifre”.
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