L’Accordo di coesione della regione Puglia firmato ieri dalla premier Giorgia Meloni e dal governatore Michele Emiliano, alla presenza anche dell’ormai ex ministro e nuovo vicepresidente della Commissione Ue, Raffaele Fitto, porta in dote alla regione un tesoretto di 6,2 miliardi di euro (tra Fondo di Sviluppo e coesione e Programma Operativo Complementare). L’accordo di coesione della Puglia è stato concepito per rispondere alle sfide ed ai cambiamenti presenti, destinando risorse significative alle priorità strategiche della regione: l’obiettivo irrinunciabile è rafforzare e promuovere sul territorio pugliese un modello di sviluppo sostenibile che non lasci indietro nessuno dei cittadini pugliesi. Aspetto qualificante della strategia proposta riguarda una maggiore attenzione alle persone ed alla necessità di contrastare la tendenza all’aumento delle disuguaglianze che rischia di minare alle fondamenta il percorso volto al perseguimento di uno sviluppo sostenibile. La programmazione dell’Accordo di Coesione è stata orientata su sette priorità strategiche che costituiscono i fattori principali del nostro sviluppo sostenibile. Ecco le slide.
1) Sviluppo economico: ecco gli interventi per 1,2 miliardi
Particolare rilievo riguarda il sostegno alla competitività delle imprese con particolare riferimento alle attuali e nuove specializzazioni produttive, rafforzando il processo di sviluppo del sistema imprenditoriale regionale attraverso gli investimenti in Ricerca e Sviluppo; l’innovazione di prodotto e di processo; la collaborazione tra grandi imprese, PMI e start up innovative, con lo scopo di creare un ecosistema in grado di affrontare le nuove sfide della transizione ambientale, digitale ed energetica. Con l’Accordo di coesione sono destinati a questa area di intervento circa 1,2 miliardi di euro: ulteriori risorse finanziarie per i nuovi investimenti imprenditoriali, oltre a promuovere investimenti per sostenere l’innovazione, le strategie della transizione energetica e digitale, e della decarbonizzazione. In questa area sono inoltre presenti gli interventi per l’economia digitale con interventi rivolti a cittadini e imprese, tra cui il potenziamento dei servizi e dei sistemi informativi nel campo della sanità digitale come quelli riferiti ad esempio alla diagnostica per immagini, all’anatomia patologica ed agli screening oncologici, alle dipendenze patologiche.
-Incentivi agli investimenti delle imprese: 498 milioni di euro
-Aiuti agli investimenti delle imprese di grandi media e piccola dimensione: 330.840.000 di euro
-Ristrutturazione e ammodernamento delle aree industriali nelle province pugliesi: 84.520.000 di euro
-Spazioporto Taranto – Grottaglie: 70 milioni di euro
-Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici: 39 milioni di euro
-Piano Riorganizzazione Digitale OR_14_Evoluzione Sistema SIRDIMM: 18 milioni di euro
-Nuovo Padiglione espositivo sul viale Italo-orientale della Fiera del Levante di Bari: 15 milioni di euro
-Investimenti per la digitalizzazione dei patrimoni culturali e degli archivi: 10 milioni di euro
-Evoluzione della Cartella Sociale: 8.279.569 di euro
2) Transizione ambientale: ecco gli interventi per 1,1 miliardi
La seconda priorità riguarda la transizione ambientale nella duplice accezione di tutela e adattamento ai mutamenti climatici da un lato, e qualificazione dei servizi offerti dall’altro. Gli interventi previsti riguardano il rafforzamento dell’economia circolare nel campo dei rifiuti e delle bonifiche, e dell’ottimizzazione della gestione del servizio idrico integrato attraverso una molteplicità di interventi che contribuiranno a qualificare ulteriormente i livelli di sostenibilità ambientale del territorio, come quelli relativi al ciclo della depurazione, al potenziamento degli acquedotti, agli Interventi sulla rete idrica ed a quelli per il mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici, anche per quanto concerne il settore agricolo ed irriguo. Nella strategia di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici alcuni investimenti proposti riguardano gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico finalizzati a limitare i rischi da alluvione e da frane quali iniziative di preminente interesse pubblico identificati come componenti della strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici. A questi interventi sono destinati circa 1,105 miliardi di euro. Ecco alcuni degli interventi previsti
-Interventi di bonifica, misure prevenzione/messa in sicurezza di emergenza, messa in sicurezza permanente: 87.744.000 di euro
-Interventi di chiusure definitive di discariche rifiuti: 84.480.000 di euro
-Ammodernamento/efficientamento degli impianti di gestione e trattamento dei rifiuti: 80 milioni di euro
-Intubazione del canale a cielo aperto “Adduttore San Giuliano”, vetusto, finalizzata al recupero della risorsa idrica (Taranto): 69.198.000 di euro
-Interventi per la realizzazione e/o potenziamento della rete pluviale urbana: 43.124.613 di euro
-Riqualificazione e recupero area ex Villaggio Azzurro Aeroporto “Gino Lisa” da destinare ai servizi per la Protezione Civile: 38.772.500 di euro
-Potenziamento dell’impianto di depurazione di Taranto Gennarini: 37 milioni di euro
-Realizzazione dell’impianto di dissalazione delle acque salmastre delle sorgenti del Tara (Taranto): 70.805.991 di euro
-Realizzazione di progetti di infrastrutturazione verde: 20 milioni di euro
-Lecce, Città Euromediterranea: interventi di tutela e recupero degli habitat costieri (San Cataldo; Frigole, Spiaggiabella, Torre Chianca; Torre Rinalda) e di difesa dei litorali sabbiosi dai fenomeni di erosione marina: 17 milioni di euro
-Lavori di ristrutturazione del sistema di distribuzione irrigua e delle apparecchiature idrauliche ed elettromeccaniche a servizio dei comprensori irrigui di Minervino Alto e Loconia (Canosa): 13.500.000 di euro
3) Salute e welfare: progetti per 957 milioni
La terza priorità riguarda l’ambito della salute e welfare, cui è destinato un importo complessivo pari a 957 milioni di euro. L’approccio strategico nel settore della Salute mira a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari facendo leva su un approccio integrato, al fine di migliorare l’accesso sia ai servizi di base, sia alla gestione delle patologie complesse. In tale ambito gli interventi proposti riguardano l’ulteriore rafforzamento della qualificazione infrastrutturale e tecnologica dei sistemi ospedalieri e dei presidi territoriali pugliesi, con l’obiettivo di innalzare i livelli di qualità delle prestazioni erogate. Di particolare rilievo risulta la scelta di promuovere alcuni progetti innovativi dal punto di vista scientifico in grado di ampliare l’offerta complessiva del sistema sanitario regionale, come quelli concernenti: il contrasto ai disturbi alimentari, la creazione di un secondo polo pediatrico regionale, un nuovo centro specialistico per le persone affette da malattie neurodegenerative, un centro per la cura del parkinson, la creazione di tre hub farmaceutici regionali volti alla riduzione dei costi ed incremento dei livelli qualitativi di offerta. L’obiettivo strategico riguarda il potenziamento sia delle infrastrutture dedicate, sia in particolare dei servizi rivolti alle fasce più fragili della popolazione in condizione di non autosufficienza, nonché di crescente disagio economico e lavorativo, tra cui gli interventi del Patto di cura, del sostegno al reddito e del contrasto alla povertà, dei Piani per la conciliazione vita-lavoro. Ecco alcuni degli interventi previsti:
-Accesso ai servizi socio educativi per minori. Buono servizio minori: 145 milioni di euro
-Buono servizio per l’accesso ai servizi a ciclo diurno e domiciliari per anziani e persone con disabilità: 95 milioni di euro
-Patto di Cura in favore di persone in condizione di gravissima disabilità non autosufficienza: 80 milioni di euro
-Realizzazione di 3 hub per la centralizzazione degli acquisti farmaceutici: 72 milioni di euro
-Misura di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà: 50 milioni di euro
-Nuovo Centro Specialistico di II Livello per persone affette da Malattie Neurodegenerative presso il Policlinico di Bari: 40 milioni di euro
-Intervento di adeguamento infrastrutturale alla prevenzione incendi dell’ospedale “A. Perrino” di Brindisi: 38 milioni di euro
-Adeguamento alle norme di prevenzione antincendio Padiglioni Vari presso il Policlinico di Bari: 35.800.000 di euro
-Rifunzionalizzazione degli ambienti dell’ospedale Vito Fazzi per la realizzazione del Polo Pediatrico in Lecce: 30 milioni di euro
-Verifica e adeguamento Antincendio del Presidio Ospedaliero “Vito Fazzi” di Lecce: 23 milioni di euro
-Realizzazione Centro Risvegli Ceglie Messapica: 18.400.000 di euro
-Ampliamento della sede del IRCCS G.Paolo II di Bari: 16 milioni di euro
-Messa in sicurezza e rifunzionalizzazione dell’ex Centrale del Latte nel comune di Bari-servizi distrettuali sanitari: 16 milioni di euro
4) Sistema dei trasporti: progetti per 1,2 miliardi
La quarta priorità riguarda il sistema dei trasporti ed in particolare il potenziamento dell’accessibilità interna ed esterna al territorio, che prevede progetti pari a 1,2 miliardi di euro lungo due direttrici principali: rafforzare il trasporto pubblico locale e gli obiettivi di intermodalità, adeguandoli ai più elevati standard ambientali europei. Elevare i livelli di sviluppo, di accessibilità e di sicurezza della rete infrastrutturale regionale, con specifico riferimento alle reti stradali di rilievo regionale e locale, ferroviarie, aeroportuali, con una molteplicità di interventi volti ad accrescere la qualità dei servizi offerti ai cittadini con particolare riferimento all’innalzamento dei livelli di sicurezza, di accessibilità e di interconnessione. Assicurare livelli più celeri e sicuri di mobilità all’interno del territorio costituisce un fattore di elevata sostenibilità dello sviluppo regionale per la qualità della vita dei cittadini, per il miglioramento dei tempi di percorrenza con conseguente riduzione dei livelli di inquinamento, così come per il rafforzamento dei livelli di attrazione di nuovi investimenti a livello economico ed imprenditoriale. Ecco alcuni interventi previsti:
-Corridoio plurimodale Adriatico Itinerario Maglie – Santa Maria di Leuca S.S. 275 di “Santa Maria di Leuca” Lavori di ammodernamento ed adeguamento alla sez. B del D.M. 05/11/2001. S.S. 16 dal Km 981+700 al km 985+386- S.S. 275 dal km 0+000 al km 37+000: 229.241.000 di euro
-Interventi per il potenziamento del sistema aeroportuale regionale: 89.680.172 di euro
-Fornitura di autobus a basso impatto ambientale finalizzata al rinnovo del parco mezzi regionale: 98.661.041 di euro
-Realizzazione della strada Camionale di Bari di collegamento tra l’autostrada A14 e il Porto di Bari: 84 milioni di euro
-Adeguamento della Stazione di Barletta Scalo con interconnessione con RFI – FNB BARLETTA: 50.682.489 di euro
-Rinnovo dell’armamento ferroviario (UNI 60, traverse RFI 240, pietrisco 1° categoria) – FSE: 83.064.630 di euro
Sistemazione funzionale della Sp53 Mattinata: 36.245.016 di euro
-SR 1 POGGIO IMPERIALE-CANDELA (FG) – LOTTO 1 – LAVORI OPZIONALI 1° STRALCIO DAL KM 2+811 AL KM 6+605: 35.712.321 di euro
-Intervento Porto Brindisi – Completamento accosti portuali navi traghetto e RO-RO S.Apollinare: 32 milioni di euro
-Ripristino collegamento ferroviario stazione Frattarolo-agglomerato ASI/Porto Manfredonia: 31.500.000 di euro
-Completamento intervento “Completamento attrezzaggio SCMT/ERTMS su restante rete”- FSE: 28.697.751 di euro
-Fornitura treni a idrogeno per rinnovo flotte treni TPRL: 28 milioni di euro
5) Istruzione, formazione e lavoro: ecco 455 milioni
La quinta priorità riguarda i temi dell’istruzione, formazione e lavoro che prevede una dotazione complessiva di circa 455 milioni di euro. Sul primo versante sono previsti una serie di interventi che riguardano la qualificazione dei percorsi di istruzione, a partire dal potenziamento dei servizi educativi di qualità per i bambini fino ai sei anni di età ed il sostegno ai costi sostenuti dalle famiglie. Particolare attenzione rivestono le politiche di rafforzamento del Diritto allo Studio dei giovani, a partire dalla messa a disposizione di borse di studio per gli studenti meritevoli ed appartenenti alle famiglie di reddito inferiore per l’accesso agli studi universitari, nonché dall’aumento dell’offerta di residenze ed alloggi universitari. L’obiettivo è di fare del nostro territorio una “regione universitaria” in grado non solo di ridurre l’emigrazione dei giovani diplomati, ma anche di attrarre nuove fasce di giovani provenienti da altri territori. In secondo luogo l’obiettivo è di rafforzare le strategie di formazione e politiche attive del lavoro a favore dei giovani e delle donne in cerca di prima occupazione. La Puglia con le sue persone, i suoi luoghi di accoglienza, di produzione e di scambio di esperienze, di costruzione della conoscenza, costituisce un territorio ideale per vivere, studiare e lavorare. E’ in questa direzione che è necessario far convergere alcuni di questi interventi per attrarre studenti, nomadi digitali, startupper, pugliesi di ritorno, nuovi investitori, top scientist, artisti e altre figure in grado di contribuire ad uno sviluppo sostenibile che consideriamo sempre più alla portata di una regione come la nostra. Alcuni degli interventi previsti:
-Buoni educativi minori 0-6 anni per accesso a servizi educativi e scuole infanzia accreditati. Comuni capofila degli ambiti territoriali sociali e consorzi di Comuni: 120 milioni di euro
-Politiche attive del lavoro: 105 milioni di euro
-Recupero dei Padiglioni 1, 2, 3, 4, 5 dell’ex Ospedale Militare Bonomo – Bari da adibire a residenza universitaria A.Di.S.U.: 30 milioni di euro
-Realizzazione nuovi corpi fabbrica nell’area osp. San Cataldo da adibire a polo osp. Universitario – Taranto Asl: 28 milioni di euro
-Potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede polo formativo del corpo della Capitaneria Porto di Bari. Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera – Direzione Marittima di Bari: 25 milioni di euro
-Borse Benefici e Servizi per il Diritto allo Studio Universitario A.Di.S.U.: 21 milioni di euro
-Recupero, con cambio di destinazione d’uso a residenza universitaria, dell’ex Distretto Militare – Foggia A.Di.S.U.: 20 milioni di euro
-Progetto di ampliamento della residenza universitaria Adisu “Ennio De Giorgi” sita in Lecce: 18 milioni di euro
-Piani imprenditoriali per la Conciliazione vita-lavoro e il benessere organizzativo PMI: 10 milioni di euro
-Realizzazione di una nuova residenza universitaria Adisu presso l’Ex Caserma Magrone – Bari: 10 milioni di euro
-Intervento di completamento di una struttura residenziale universitaria – Casamassima LUM Libera Università Mediterranea: 9.852.533 di euro
6) Strategie di sviluppo urbano: interventi per 268 milioni
La sesta priorità riguarda le strategie di sviluppo urbano che rivestono un rilievo particolarmente importante per l’intera comunità pugliese, cui è riservata una dotazione di circa 268 milioni di euro. Gli interventi proposti seguono una duplice direzione: rafforzare le strategie di recupero e riqualificazione dell’ingente patrimonio di edilizia residenziale pubblica presente a livello territoriale, aumentando i livelli di efficienza energetica, di accessibilità e di sicurezza in secondo luogo implementare le strategie di rigenerazione urbana sostenibile al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini ed il grado di attrattività per nuove iniziative economiche. Ecco clcuni degli interventi previsti:
-Interventi di ristrutturazione e ammodernamento degli immobili di edilizia pubblica residenziale: 100.713.014 di euro
-Lecce, città euromediterranea: programma integrato di interventi di riqualificazione e rigenerazione della fascia costiera delle marine leccesi: 15 milioni di euro
-Completamento Centro Nautico di Taranto: accesso veicolare di sicurezza e parcheggio: 11.735.140 di euro
-Ristrutturazione/realizzazione di strutture sociali e socioassistenziali: 10 milioni di euro
-Lavori di riqualificazione area adiacente al centro servizi da adibire a spazio polifunzionale Martina Franca: 7 milioni di euro
-Interventi di adeguamento strumentale/strutturale di spazi pubblici sottoutilizzati: 7 milioni di euro
7) Economia della cultura e del turismo: 440 milioni di investimenti
La settima priorità riguarda gli interventi per il rafforzamento dell’economia della cultura e del turismo, che registra un ruolo crescente nell’intero Paese e che abbiamo l’obbligo di non trascurare anche sul nostro territorio. Negli ultimi anni è considerevolmente cresciuto il contributo che la cultura ed il turismo rivestono nel sostenere attivamente la crescita del reddito nel sostenere i percorsi di rigenerazione urbana, pari ormai al 13% del reddito totale regionale, in linea con il valore nazionale, ma anche nel contribuire ad elevare i livelli di qualità della vita dei cittadini. In questo settore sono stati individuati investimenti per circa 440 milioni di euro articolati lungo tre linee di intervento: riqualificazione dei luoghi destinati alla cultura diffusi sul territorio sia in riferimento ai tradizionali centri di offerta (teatri, sale cinematografiche, sale da concerto ecc), sia per quanto concerne il recupero e riuso di spazi pubblici funzionali a promuovere progetti di partecipazione culturale e di innovazione sociale, nonché dei beni storico-culturali, valorizzazione delle attività culturali, attrazione di investimenti turistico-culturali. Ecco alcuni degli interventi previsti:
-Riposizionamento competitivo e promozione delle destinazioni turistiche: 80.177.553 milioni di euro
-Valorizzazione e promozione della Cultura, della Creatività e dei Talenti: 70 milioni di euro
-Interventi strategici per la valorizzazione turistica del territorio: 50 milioni di euro
-Progetti di recupero e rifunzionalizzazione di immobili di pregio, cinema/teatro, siti archeologici: 50 milioni di euro
-Sostegno imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo radici e ali: 30 milioni di euro
-Interventi per allestimenti e nuovi servizi nei luoghi di cultura per welfare culturale: 30 milioni di euro
-Progetti strategici per specifici attrattori culturali di rilievo sovraregionale condivisi con il MIC: 25 milioni di euro
-Restauro e rifunzionalizzazione beni culturali materiali e immateriali di Enti Ecclesiastici: 25 milioni di euro
-Interventi di valorizzazione del sistema territoriale integrato di cammini e itinerari turistico – culturali: 15 milioni di euro
-Recupero beni demaniali dismessi per finalità turistiche e di valorizzazione del territorio: 11.700.000 di euro
-Investimenti per la digitalizzazione dei patrimoni culturali e degli archivi: 10 milioni di euro
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